E’ morto oggi Pino Scaccia, storico inviato della Rai ed ex capo redattore dei servizi speciali del Tg1. Romano, aveva 74 anni. Era ricoverato al San Camillo di Roma e si è aggravato a seguito delle complicazione dovute all’infezione da Covid. Tra gli anni Settanta e Ottanta aveva lavorato nelle Marche, prima al Corriere Adriatico, poi nella redazione della Rai di Ancona.
Scaccia è stato uno dei più importanti cronisti italiani. Aveva seguito la fine dell’Unione Sovietica, le guerre nell’ex Jugoslavia, la prima e seconda guerra del Golfo e le guerre in Afghanistan e Libia. In Italia si era occupato di mafia e terrorismo. È stato docente del master di Giornalismo radiotelevisivo all’Università Lumsa di Roma e ha scritto diversi libri. «Quanti ricordi. Anni ‘70, primi passi al Corriere Adriatico, subito un amico, subito un rapporto fraterno – ricorda Franco Elisei, presidente dell’Ordine dei giornalisti delle Marche –. Notti a chiacchierare in tipografia aspettando la bozza delle pagine o a cena con l’attenta e premurosa Rosaria che ti è mancata troppo presto e il piccolo Gabriele che ti cresceva accanto. Tante serate, tanti incontri, di lavoro e di gioco. Tutti momenti piacevolissimi. Sempre tra spontanei sorrisi e sagaci battute. Sei stato il mio riferimento professionale da subito. Sempre al cuore della notizia, senza orpelli, senza giri di parole. Ho visto la tua passione e l’ho fatta mia, ho vissuto il tuo entusiasmo e ne sono stato conquistato. Così mi hai trascinato in questa tua stessa avventura. Ora posso dirtelo: ritieniti un po’, responsabile di avermi fatto innamorare di questa bellissima e delicatissima professione. E ti sono grato».
(Redazione Cm)
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