Sono 779 i nuovi casi di coronavirus nelle Marche. E’ quanto comunicato dal servizio Sanità della Regione nel primo bollettino di giornata, dopo l’esame nelle ultime 24 ore di 4.275 tamponi: 2.375 nel percorso nuove diagnosi e 1.900 nel percorso guariti. Un’incidenza di positivi sul totale dei test effettuati pari a 32,8%. I contagi sono stati registrati: 247 in provincia di Macerata, 272 in provincia di Ancona, 104 in provincia di Pesaro-Urbino, 102 in provincia di Fermo, 54 in provincia di Ascoli Piceno e 0 da fuori regione. «Questi casi – spiega la Regione – comprendono soggetti sintomatici (114 casi rilevati), contatti in setting domestico (186 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (262 casi rilevati), contatti in setting lavorativo (15 casi rilevati), contatti in ambienti di vita/socialità (23 casi rilevati), contatti in setting assistenziale (4 casi rilevati), contatti in setting scolastico/formativo (18 casi rilevati), screening percorso sanitario (3 casi rilevati) e 0 rientri dall’estero. Per altri 154 casi si stanno ancora effettuando le indagini epidemiologiche».
Situazione contagi in crescita a Camerano dove la stessa sindaca Annalisa del Bello è in isolamento domiciliare. «In due settimane siamo passati da 11 a 58 posìtivi. – conferma – Famiglìe intere contagiate; le persone in isolamento fiduciario, cioè precauzionale perché sono stati a contatto con persone positive, non sono quantificabili poiché i tracciamenti da parte dell’Asur sono in ritardo. Il carico di lavoro è notevole, se siete a contatto con familiari positivi o sospetti di esserlo: restate a casa. Dobbiamo interrompere la catena del contagio. Ognuno di noi sia responsabile! La nostra situazione rispecchia i dati regionali e nazionale . Da domani le Marche saranno una regione “arancione”. Indossiamo la mascherina, manteniamo la distanza di sicurezza ed evitiamo assembramenti. Le forze dell’ ordine controllano la situazione ma noi rispettiamo le nuove regole».
Nel frattempo anche gli ospedali sono sotto pressione: continuano ad arrivare pazienti contagiati e i letti Covid diminuiscono giorno dopo giorno. Mancano gli infermieri e qualche medico ha chiesto il trasferimento. A Fabriano (città con più di 300 casi positivi), come è già accaduto a Jesi e in altri presidi sanitari, saranno accorpati in Ortopedia, da lunedì, i reparti di Otorino e Oculistica mentre l’area buffer di 8 posti ricavata nell’Hospice è già diventata Covid. Al ‘Carlo Urbani’ di Jesi sono invece saliti a 78 i ricoveri di pazienti Covid e si attende che diventi operativo il modulo esterno al pronto soccorso con altri 6 posti letto disponibili. A Senigallia lunedì prossimo sarà inaugurato il Covid Hotel all’Hotel Atlantic di Marzocca. Una struttura che darà un po’ di respiro per i casi meno gravi anche all’ospedale, dove si registra il tutto esaurito nei 31 posti letto nell’area Covid. All’Inrca di Osimo, altro ospedale ‘Non Covid’, l’Inrca della Montagnola di Ancona ha trasferito la Chirurgia e l’Unità del Piede Diabetico ma, come sta avvenendo un po’ in tutti i complessi sanitari, anche di recente, oltre all’episodio di ottobre, si sono manifestati casi di contagio tra medici ed infermieri capaci di mettere a dura prova la stessa attività chirurgica. I pazienti risultati positivi sono stati invece tutti trasferiti all’Inrca di Ancona, ospedale classificato come Covid dal piano pandemico regionale. Sempre ad Ancona, l’ospedale regionale di Torrette ieri registrava 92 ricoveri Covid. Al link il bollettino completo del Servizio Sanità della regione Marche.
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