«All’ospedale di Spoleto manca personale, ma la Regione sta pensando di mandare 12 rianimatori, 28 infermieri e 5 Oss al Covid hospital di Civitanova, scelta scellerata». L’ipotesi di trasferimento dei pazienti umbri nelle Marche non piace ai marchigiani, ma neanche agli umbri. A parlare è Thomas De Luca, consigliere regionale umbro del Movimento 5 stelle che in un post su Facebook ha criticato la scelta della sua regione di trasferire i pazienti a chilometri di distanza piuttosto che attivare posti letto nelle strutture ospedaliere locali. Sul fronte opposto, nelle Marche le polemiche sono uguali e contrarie, con le opposizioni che criticano l’affitto di un modulo della fiera Covid alla vicina Umbria. A fronte infatti dell’utilizzo delle attrezzature di terapia intensiva l’assessore regionale alla sanità marchigiano Filippo Saltamartini ha richiesto la presenza di personale proprio, data la carenza di medici e infermieri. Ed è proprio su questo punto che Thomas De Luca, consigliere regionale umbro del Movimento 5 stelle interviene a biasimare la misura: «Il personale sarà completamente scollegato dal sistema sanitario della nostra regione – commenta De Luca – questo mentre all’ospedale di Spoleto manca il personale, mentre tutte le strutture sanitarie della regione sono in affanno e mentre si spalancano le porte alla sanità privata. Pura follia se si considera che gli abitanti delle province di Perugia e Terni le strutture pronte da essere attivate le hanno sotto casa. Strutture già predisposte per allestire rapidamente nuove terapie intensive. Chiediamo che il piano di salvaguardia predisposto dalla giunta sia completamente rivisto. Quello che manca realmente è il personale sanitario qualificato e preparato a gestire questi importanti presidi sanitari e le assunzioni annunciate tardano ad arrivare. Togliere medici dai nostri ospedali per mandarli in altre regioni sarebbe una scelta scellerata. Mandare i pazienti umbri, il nostro personale sanitario e i macchinari di terapia intensiva a Civitanova, più che al sistema sanitario regionale sembrerebbe essere utile a trovare un senso al criticato “Bertolaso hospital” marchigiano».
(l.b.)
In Umbria mancano i posti letto, chiesta ospitalità al Covid center
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