di Monia Orazi
Dal direttore sanitario di Area vasta 3 Massimo Palazzo a Roberto Castellini, direttore di pediatria di San Severino Marche, si è chiuso alle 12,50 il cerchio dei primi venti pazienti vaccinati oggi al piano terra dell’hospice di San Severino, nell’ala laterale dell’ospedale Bartolomeo Eustachio, dove si trova l’ambulatorio delle vaccinazioni.
Un quartetto tutto al femminile, la dottoressa Barbara Airini, le infermiere professionali Chiara Costantini, Cristina Compagnucci, Alessia Mandolesi, la dipendente amministrativa Chiara Ceccani, insieme alla dottoressa Franca Laici, direttrice del Dipartimento prevenzione igiene e sanità pubblica, hanno accolto gli operatori sanitari, tutti over 60, che hanno scelto di sottoporsi volontariamente al vaccino. Il primo è stato alle 10,19 Palazzo appunto, che ha esortato a fare i vaccini, definendo l’esperienza paragonabile a quella del vaccino anti influenzale. Roberto Catalini, primario del reparto di medicina a Macerata, è stato il secondo a vaccinarsi: «Per noi non è un problema, è stata un’esperienza positiva, noi sanitari dobbiamo dare l’esempio perché fare il vaccino è assumersi un impegno nei confronti degli altri – ha dichiarato – prima di tutto nei confronti dei nostri pazienti, perché se anche noi siamo vaccinati sono più sicuri anche i pazienti che assistiamo. Spesso sono pazienti fragili, quindi dobbiamo essere noi i primi ad essere in sicurezza, per dare loro sicurezza. Non avverto sensazioni particolari, non ho sentito nulla, nemmeno quando mi hanno fatto il vaccino. E’ stato assolutamente indolore. Probabilmente nei prossimi giorni si potrebbe avvertire un po’ di dolore al braccio come tutte le vaccinazioni, ci può essere. I vaccini sono sicuri ed utili, vanno fatti noi dobbiamo essere i testimonial di questo».
Tra i primi e più entusiasti a vaccinarsi, l’operatore socio sanitario Mauro Angeloni, in servizio ad Urologia a Civitanova: «Siamo una categoria esposta al contagio, infermieri e medici siamo tutti esposti. Io ho partecipato attivamente, solamente alla prima ondata. Alla fine della prima ondata mi sono dovuto operare alla spalla e sono tuttora in malattia – racconta – In questo momento non sto lavorando. Siamo stati contattati tramite mail, abbiamo dovuto rispondere se accettavamo di essere vaccinati oppure no, io sono stato tra i prescelti. E’ stato naturale accettare, non ci ho nemmeno pensato. Per senso di responsabilità, dopo averci lavorato ho visto tante di quelle cose non molto piacevoli, veramente normale vaccinarsi. Non ho un’impressione significativa, sono contento ed un po’ orgoglioso di essermi vaccinato. Non ho avvertito sensazioni fisiche e mediche, è stato come fare un qualsiasi altro vaccino. Dovrei tornare al lavoro il sette gennaio, a discrezione dei medici, sarò più tranquillo dall’altro punto di vista, anche se il 17 gennaio dovrò fare il richiamo. Ci faranno sapere sede e data precisa. Solo il pensiero che era del Covid 19, fa riflettere un po’, ma non è diverso da qualsiasi altro tipo di vaccino, è solamente la tensione mediatica che c’è stata in tutti questi mesi».
Il responsabile delle farmacie ospedaliere dei tre presidi ospedalieri di Area vasta, Civitanova, Macerata e Camerino, Alberto Giglioni ha spiegato il ruolo del personale addetto, Loredana Scoccia e Martina Palmieri, che durante la mattinata hanno svolto la formazione per il personale addetto alla somministrazione dei vaccini: «Le farmacie ospedaliere sono state in prima linea, la farmacia ospedaliera a Camerino è l’unico servizio rimasto aperto quando tutto l’ospedale era Covid. Nella fase operativa, ci sono due colleghe che hanno preparato le istruzioni operative per la conservazione e somministrazione del farmaco. Siamo in prima linea, per il vaccino sicuramente abbiamo delle responsabilità dirette nel fare formazione agli operatori che lo allestiscono. Per noi questo periodo, è stato davvero impegnativo, difficilmente all’esterno si percepisce». Tra le donne presenti, oltre all’infermiera Antonella Menco, in servizio a chirurgia a Macerata, la veterinaria Gabriella Pelagalli, in servizio a Macerata presso il servizio igiene degli allevamenti e produzioni zootecniche, descrive la vaccinazione come indolore: «E’ parte della formazione dei veterinari, credere fermamente nelle vaccinazioni. Vengono molto utilizzati nel mondo delle malattie animali, questa è una zoonosi, una malattia trasmessa da animali all’uomo. E’ una fiducia nella scienza ed in questi strumenti che la scienza ci dà. Quando mi sono vaccinata non ho avuto sensazioni particolari, ci sono delle operatrici che oltre ad essere molto gentili, sono molto brave, non ho sentito assolutamente l’ago. Le persone in età più avanzata quale io sono, sono più a rischio, penso sia uno strumento importante oltre a quelli che abbiamo praticato sinora».
La pediatra di Corridonia Stefania Antonelli, ha scelto di vaccinarsi per rispetto dei suoi pazienti: «E’ un segno di rispetto verso i pazienti perché sono l’unica pediatra di Corridonia, di libera scelta, è stata un’opportunità, un atto di riguardo e di amore verso i miei pazientini. Ho avuto qualche caso di Covid tra i bambini, ma loro fortunatamente hanno una forma meno aggressiva, spesso sono quasi asintomatici. Quelli che sono venuti fuori sono stati tamponati, i genitori erano positivi. Fortunatamente i bambini sono stati meno aggrediti. L’operatrice che mi ha vaccinato è stata bravissima». Insieme al dottor Palazzo tra le prime venti somministrazioni del vaccino Roberto Catalini direttore dell’Unità operativa complessa di Medicina dell’ospedale di macerata, Federico Cotticelli del Dipartimento Emergenza Av3, Mauro Angeloni operatore socio sanitario del Dipartimento Chirurgico di Civitanova, Antonella Menco infermiera della Chirurgia di Macerata, Giuseppina Scoccia infermiera, Gabriella Pelagalli veterinario, Silvia Menghi operatrice socio sanitaria, Andrea Mosca, Sandro Colonnelli operatore socio sanitario, Mauro Ferrentino medico specialista ambulatoriale, Giulio Sorrenti tecnico di prevenzione, Giuseppina Tatangelo medico di guardia medica, Sabina Brandi specialista ambulatoriale, Fabio Torresi veterinario, Alberto Gubinelli dirigente medico, Maria Gabriella Corradini dirigente medico, Paolo Accatoli tecnico prevenzione, Roberto Castellini dirigente medico e Stefania Antonelli pediatra di libera scelta.
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