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Covid, undici morti nelle Marche:
quattro sono dell’Anconetano

IL BOLLETTINO del Servizio Sanità - Lutti ad Ancona, Senigallia, Genga e Castelfidardo. Dodici in più i ricoverati, 32 i dimessi nella regione. L'assessore Saltamartini: «Monitoriamo la situazione, c'è una crescita dei casi sintomatici rispetto ai giorni scorsi»

 

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Undici vittime nelle Marche risultate positive al Covid, tutte avevano patologie pregresse. E’ quanto riporta l’ultimo bollettino di giornata del Servizio Sanità della Regione. Quattro i morti nell’Anconetano: si tratta di una 88enne di Senigallia, di un 65enne di Castelfidardo, di un 67enne di Ancona e di una 86enne di Genga.  Le altre vittime inserite nel bollettino dalla Regione sono un 72enne di Porto San Giorgio, un 75enne di San Benedetto, una 84enne di Terre Roveresche, un 81enne di Pesaro, una 76enne di Sant’Angelo in Vado, un 84enne di Petriolo, una 86enne di Visso. Dall’inizio della pandemia, i morti sono 1557 (901 uomini e 656 donne): 661 in provincia di Pesaro Urbino, 363 nell’Anconetano, 265 in provincia di Macerata, 122 nel Fermano, 132 in provincia di Ascoli e 14 fuori regione. L’età media dei deceduti è di 81 anni, il 95,5 % delle vittime aveva patologie pregresse.

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Filippo Saltamartini, assessore alla Sanità, spiega oggi che «stiamo monitorando costantemente la situazione, che mostra una crescita dei casi sintomatici rispetto ai giorni scorsi». L’assessore chiede inoltre «massima attenzione e rispetto delle regole da parte di tutti. Solo continuando ad assumere comportamenti consapevoli e responsabili, possiamo contenere la pandemia in attesa che il vaccino assesti il colpo finale al virus». La Regione fornisce inoltre alcuni dati: il tasso di occupazione regionale di posti letto Covid in terapia intensiva è del 27,7% (60 impegnati sui 216 disponibili), mentre l’area medica (infettivi e seminfettivi) registra 454 pazienti su 1.188 posti disponibili. «Quindi sempre massima attenzione, perché l’oscillazione di questi numeri dipende inevitabilmente dagli atteggiamenti personali», conclude Saltamartini. Venendo ai dati odierni, sono 12 i ricoverati in più (uno in intensiva, uno in semi intensiva e dieci in reparti non intensivi) e 32 i dimessi.

 

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