Sono 703 i nuovi casi di Covid nelle Marche. E’ quanto comunica il servizio Sanità delle Regione nel primo bollettino di giornata dopo l’esame nelle ultime 24 ore di 5.582 tamponi: 3.649 nel percorso nuove diagnosi (di cui 1.627 nello screening con percorso Antigenico) e 1.933 nel percorso guariti. L’incidenza dei positivi rispetto agli esami testati è dunque al 19,3% (ieri era al 17,5%), se si considera anche lo screening Antigenico, è al 27,8% se si escludono i 1.627 test rapidi (ieri al 23,2%). I nuovi contagi sono stati registrati: 134 in provincia di Macerata, 219 in provincia di Ancona, 107 in provincia di Pesaro-Urbino, 144 in provincia di Fermo, 66 in provincia di Ascoli Piceno e 33 da fuori regione).
«Questi casi – spiega la Regione – soggetti sintomatici (75 casi rilevati), contatti in setting domestico (144 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (194 casi rilevati), contatti in setting lavorativo (31 casi rilevati), contatti in ambienti di vita/socialità (36 casi rilevati), contatti in setting assistenziale (13 casi rilevati), contatti con coinvolgimento di studenti di ogni grado di formazione (21 casi rilevati), screening percorso sanitario (14 casi rilevati). Per altri 175 casi si stanno ancora effettuando le indagini epidemiologiche. Nel percorso Screening Antigenico sono stati effettuati 1.627 test e sono stati riscontrati 141 casi positivi (da sottoporre al tampone molecolare). Il rapporto positivi/testati è pari all’8%». E’ preoccupato il governatore delle Marche Francesco Acquaroli. «L’Rt si sta alzando – dice a Cronache Maceratesi – ma quello che più mi preoccupa è il numero di casi giornalieri e si sta anche alzando il numero dei positivi sullo screening di massa. Attualmente la situazione è sotto controllo, il numero di ricoveri è comunque sempre alto, con sempre 60-70 persone nelle intensive. Il mio appello per oggi e domani appello per oggi e domani è fare moltissima attenzione perché il rischio è di diventare non solo arancioni ma anche rossi». L’indice Rt a 1 indica che i contagi sintomatici sono stabili rispetto alla scorsa settimana. «Al momento abbiamo una situazione stabile – prosegue Acquaroli – ma il rischio è che salga sopra a uno. In quel caso venerdì 8 gennaio anziché riaprire come il resto d’Italia, potremmo dover chiudere. Purtroppo ormai su questo non abbiamo più margine di intervento».
(a.p.)
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