«Il Ministro Speranza propone di abbassare le soglie per entrare in zona arancione e rossa». Ad annunciarlo è l’assessore Mirco Carloni in un post sul suo profilo Facebook pubblicato al termine dell’incontro di ieri sera fra le Regioni e il governo, successivo al vertice fra esecutivo, capidelegazione di maggioranza e membri del comitato tecnico scientifico.
«Questa ulteriore restrizione è sbagliata se contemporaneamente riaprono le scuole. Abbiamo pertanto ribadito che è una contraddizione questa delle scuole aperte con le restrizioni imposte alle attività economiche, in un contesto in cui oltretutto il Governo sembra andare avanti per tentativi. Questa incertezza genera danni alla economia irreparabili», conclude Carloni. Quello che appare evidente, dunque, è che dal giorno dopo la Befana qualcosa nelle restrizioni cambierà inevitabilmente, vista l’ipotesi di rimodulazione del parametro dell’Rt per la collocazione in una delle tre fasce di rischio. Il governo sta valutando di abbassare le soglie: in pratica, la zona arancione non scatterebbe al superamento dell’1,25 ma bensì dell’1, la rossa all’1,25 e non più all’1,5. Un’ipotesi, questa, che vede la nostra regione direttamente interessata, visto l’allarme lanciato dal governatore Francesco Acquaroli lo scorso 31 dicembre (leggi l’articolo) in merito all’innalzamento dei casi e dell’indice rt. Venerdì 8 è la data in cui si riunirà la cabina di regia e in cui verranno decise le nuove fasce di rischio e se diventerà realtà l’abbassamento del parametro. Inoltre, sembra sempre più probabile che nel weekend del 9 e 10 gennaio tutto il Paese sarà zona arancione (giovedì e venerdì gialli) con possibilità dal 7 fino al 15 gennaio di nuove disposizioni con un provvedimento ponte fra la data di scadenza del decreto natalizio e dell’ultimo Dpcm.
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