Pubblicata la sentenza del Tar Marche relativa al ricorso del Comune di Osimo contro la Cosmo la ditta appaltatrice in convenzione dei lavori non conclusi di un tratto della strada di bordo, oggi con i libri contabili in tribunale.
La pronuncia dei giudici amministrativi di Ancona permetterà al Comune di Osimo si insinuarsi nel passivo del fallimento per 1.597.000 euro, comprensivi anche del risarcimento delle opere non completate del tratto di strada che costeggia la nuova sede della Lega del Filo d’Oro di Padiglione, da via Montefanese fino al ponte sul Musone. Il Tar ha infatti accertato l’inadempimento della Società Cosmo SpA agli obblighi nascenti dalla convenzione firmata 1 agosto 2012 dal Comune e dalla stessa società e per la condanna al risarcimento dei danni. Nel 2019 il Comune di Osimo aveva avanzato una pretesa risarcitoria nei riguardi della Cosmo di 1,5 milioni di euro, mentre la curatela fallimentare della società, in via riconvenzionale, aveva risposto chiedendo invece un risarcimento danni di 4 milioni di euro a carico dell’ente locale.
IL SINDACO PUGNALONI: «IRREGOLARE LA FIDEIUSSIONE MAI CONTESTATA DALLE LISTE CIVICHE» – «La vicenda Cosmo/strada di bordo è una vittoria del Comune su una ditta fallita. – commenta il sindaco Simone Pugnaloni (Pd) – Grazie al nostro legale l’avvocato Andrea Galvani abbiamo vinto salvando la dignita’ del Comune di Osimo ed è stato così’ sancito un diritto ad ottenere un risarcimento che sapevamo certo. Dalla curatela fallimentare cosa possiamo aspettarci di incassare? Poco o nulla. L’unica certezza per gli osimani era la fideiussione sulla convenzione di 1,85 milioni di euro. Fideiussione sottoscritta dall’allora Amministrazione Simoncini risultata irregolare, lo ribadisce anche la sentenza. Per questo motivo abbiamo promosso un esposto denuncia alla Corte dei Conti: non è mai stata contestata la convenzione, ma la garanzia a copertura della convenzione risultata irregolare». Pugnaloni ricorda, all’atto dell’insediamento del suo primo mandato nel 2014 di aver «controllaro subito la fideiussione per andare avanti con i lavori ma la stessa risultò irregolare, dovemmo impegnare i soldi degli osimani per realizzare la strada. Simoncini farebbe meglio a riflettere. Noi intanto a differenza delle Liste civiche anche se con i soldi degli osimani il primo tratto di strada l’abbiamo realizzato, con il 2021 realizzeremo il secondo tratto». I riferimenti sono all’ampliamento di via Linguetta concluso nel 2018 e all’avvio imminente dei lavori per il primo bypass di Padiglione, quello di competenza comunale, che da via Linguetta si ricongiungerà al ponte sul Musone (zona Mc Neal). Entrambe i progetti facevano parte di quello più ampio della ‘Strada di Bordo’, la variante sud alla Ss 361.
LISTE CIVICHE:« IL TAR CONFERMA CHE AVEVAMO RAGIONE NOI ANCORA UNA VOLTA» – «Con la sentenza del Tar si ribadisce che il rinnovo della convenzione era legittimo come tutte le procedure che erano state messe in atto, dalle Amministrazioni delle Liste civiche e dai sindaci Dino Latini e Stefano Simoncini. Cadono tutte le accuse di Pd e 5 stelle. Come non ricordare tutte le accuse che il movimento 5 stelle fece a Latini e Simoncini in un convegno organizzato dallo stesso movimento, per appoggiare le istanze di Pugnaloni di condanna di quella convenzione?». E’ la replica delle Liste civiche che durante i mandati amministrativi dei sindaci Latini e Simoncini idearono la ‘Strada di Bordo’ firmando le convenzioni per realizzarla. I movimenti civici rilevano inoltre che con la sentenza del Tar Marche «cade l’accusa che sotto l’Amministrazione Liste civiche non era stata controllata la procedura in quanto al 14 aprile 2014 la situazione era sotto controllo con l’impegno a proseguire le opere, come stabilito dal Tar. Dall’8 giugno 2014 la situazione è stata presa in mano dalla amministrazione Pd che ha atteso 4 anni prima di agire cercando solo di accusare le Liste civiche invece che recuperare i soldi a chi di dovere. Le accuse di Pugnaloni che le nostre amministrazioni avrebbero dovuto escutere la fideiussione sono smentite dal Tar che stabilito che fino all’aprile 2014 l’attività del Comune è stata corretta; semmai la colpa è di Pugnaloni che nel 2014 ha prorogato la fideiussione prima di qualsiasi verifica al riguardo. Le accuse dello stesso che i soldi non arriveranno sono smentite dalla capienza dei beni della Cosmo oggi sotto curatela fallimentare e quindi noto a tutti». «Comprendiamo che Pugnaloni e il Pd sarebbero felici che il Comune non incassasse i soldi, – rimarcano i movimenti civici di Opsimo – che sono quelli che le tanto contestate convenzioni di lottizzazione delle amministrazioni delle Liste civiche permettono di far affluire nelle casse comunali, pur di agire contro le Liste civiche, come hanno agitato in modo infondato per anni, ma così purtroppo per loro non sarà. Siamo molto contenti per il Comune di Osimo che potrà avere somme da destinare alla strada di bordo senza impegnare soldi dei cittadini, come è stata da sempre la nostra filosofia. Servivano tutte le calunnie che ci hanno tempestato in questi anni? No, serviva a nostro avvivo di difendere una posizione corretta dell’amministrazione comunale, per il bene della città e fare squadra, invece che sostenere che il lavoro del passato è sempre sbagliato».
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