Quattro anni fa la valanga che travolse l’Hotel Rigopiano di Farindola e uccise 29 persone. Il ricordo delle vittime è ancor vivo nei cuori. Quest’anno, a causa della pandemia, è stata organizzata una cerimonia di commemorazione sobria e in forma privata, con una fiaccolata dei familiari, che oggi pomeriggio si sono ritrovati sul luogo del disastro nel rispetto delle misure anti-Covid, con la deposizione di fiori davanti all’obelisco e una preghiera per gli ‘Angeli di Rigopiano’. Anche Osimo, città di adozione della coppia, ricorda Dino Di Michelangelo, 40 anni, e sua moglie Marina Serraiocco di 37, entrambi di origine chietina. «A quattro anni esatti da quella immane tragedia, l’amministrazione comunale vuole ricordare Dino Di Michelangelo e Marina Serraiocco, morti sotto la valanga che travolse Rigopiano. Furono giorni di pianti e speranze, di emozioni forti, prima la gioia per la notizia del salvataggio di Samuel, il loro figlio cresciuto qui a Osimo, poi il dolore per il ritrovamento dei corpi senza vita di Marina e Dino, ultimo ad essere estratto dalle macerie. – scrive il sindaco Simone Pugnaloni – Quei giorni resteranno indelebili nel cuore di tutti gli osimani. Originari di Chieti, entrambi sono stati protagonisti della nostra comunità. Dino come agente di polizia del commissariato di Osimo, Marina come commerciante di corso Mazzini tra le più attive e attente al rilancio turistico del centro storico. Ai loro famigliari e soprattutto al piccolo Samuel, per il quale Osimo ha organizzato una raccolta fondi dopo quel 18 gennaio 2017, vanno oggi i nostri pensieri e i nostri abbracci. La città non dimentica». A marzo è previsto l’avvio del processo per accertare le responsabilità della tragedia.
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