Cgil, Cisl e Uil, i confederali di Osimo, unitamente alla federazioni dei pensionati (Spi-Fnp-Uilp) e dei lavoratori della struttura (Fisascat e Fp Cisl, Fp Cgil, Fpl Uil), esprimono grande preoccupazione per il focolaio di covid 19 che si è generato all’interno della Fondazione Recanatesi di Osimo. «Dalle notizie raccolte circa 60 utenti sui 105 presenti e almeno 15 dipendenti sono risultati positivi, evidenziando in pochi giorni una notevole progressione dell’infezione. Le persone malate sono in isolamento all’interno della struttura. Si legge in una nota congiunta delle sigle sindacali – Riteniamo indispensabile che vi sia un coordinamento tra la struttura stessa, il Comune di Osimo e l’Asur per la gestione dell’ emergenza e chiediamo che venga garantita, attraverso personale medico e/o infermieristico, sia civile che militare, tutta l’assistenza sanitaria necessaria. L’impegno dell’ Asur appare indispensabile, così come quello della sanità militare, per intervenire su di una situazione inedita per la Fondazione Recanatesi e che non può fronteggiarla con le sue sole forze. Ad oggi infatti restano solo 3 infermieri a gestire i malati in isolamento. Questo è il tema centrale, infatti la struttura è di tipo socio sanitario e già per la sua normale organizzazione, ma tanto più nell’attuale emergenza sanitaria, non possiede in organico le professionalità sanitarie necessarie a gestire una situazione del genere. Certamente le fondazione Recanatesi dovrà garantire, nella trasformazione del modello organizzativo conseguente a questa emergenza, tutti gli standard di sicurezza per chi andrà ad operare al suo interno». Cgil, Cisl e Uil si rendono disponibili ad incontrare gli enti competenti per agevolare il coordinamento delle iniziative.
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