«Estendere lo screening e il contact tracing in maniera capillare e tempestiva, come da indicazioni formulate del Comitato Tecnico Scientifico dell’Asur Marche, che ha raccomandato di attenersi esattamente a quanto effettuato con il cluster epidemico di Tolentino e Pollenza». E’ questa la richiesta formale avanzata dal Comune di Castelfidardo alla Regione Marche nelle persone del presidente e dell’assessore alla sanità. La missiva del sindaco Roberto Ascani mira a «sottoporre a screening tutta la popolazione scolastica (studenti, docenti e personale Ata), attraverso tamponi molecolari, test antigenici o altra modalità ritenuta necessaria, al fine di tarare provvedimenti adeguati a tutela dell’incolumità pubblica e a contenere la diffusione del contagio». I dati contano ad oggi 282 positività, in ulteriore aumento rispetto ai giorni scorsi sulla spinta della variante inglese accertata in ambito scolastico. «I numeri crescono in maniera costante soprattutto per quanto riguarda la fascia degli under 14, ma escludo una chiusura dei luoghi pubblici perché provocherebbe solo uno spostamento degli assembramenti giovanili in altre location così come reputo contraddittoria l’eventuale chiusura totale dei plessi scolastici a fronte di un via libera su altri ambiti come quello sportivo o sociale». Il sindaco pentastellato di Castelfidardo ribadisce «la propria contrarietà ad un lockdown generalizzato e ad una microzona rossa, – scrive Ascani in una nota – auspicando piuttosto misure mirate e condivise tra i Comuni della Valmusone, previa individuazione e analisi dell’origine del focolaio. L’Istituto Comprensivo Soprani, dove sono emersi la maggior parte dei casi tra ‘Rodari’ e ‘Cialdini’, rimane in Dad almeno fino a sabato prossimo; continuiamo a monitorare puntualmente la situazione all’Istituto Comprensivo Mazzini e al Sant’Anna dove non si escludono chiusure parziali in relazione all’andamento epidemiologico».
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