«Questa mattina (ieri per chi legge, n.d.r.) i sanitari mi hanno comunicato che il caso della variante inglese del Covid-19 isolato nel comprensorio dell’Ambito 10 è proprio il mio. Le mie condizioni di salute sono in continuo miglioramento, mi sono comunque messo a disposizione dell’autorità sanitaria per le indagini ritenute opportune». E’ stato proprio il sindaco Marco Filipponi a comunicare, ieri sera, ai suoi concittadini di Genga e agli abitanti dell’area montana che il primo caso di infezione da coronavirus dovuta alla variante inglese era proprio il suo.
Il primo cittadino gengarino si era sottoposto a tampone lo scorso 8 febbraio e ora la novità è emersa dopo gli approfondimenti dell’Asur che sta monitorando a campione i tamponi alla ricerca del Covid 19 con mutazioni in tutta la provincia di Ancona. L’input è arrivato dopo i casi rilevati nell’area a sud di Ancona soprattutto a Loreto, Castelfidardo e Osimo. Ieri pomeriggio Marco Filipponi, insieme ai colleghi di Fabriano, Sassoferrato, Cerreto d’Esi, Serra San Quirico ed ai medici dell’Area Vasta si è riunito in una video conferenza. «Ci siamo confrontati sulla gravità della situazione attuale, che registra contagi in crescita e l’incombere pesante delle temibili varianti. Ora più che mai è giunto il tempo della più assoluta responsabilità, il virus non è sconfitto, anzi sembra più vivace che mai, non possiamo abbassare la guardia» scrive a conclusione del suo post il sindaco di Genga, città con le scuole chiuse, che oggi conta 20 casi di positività e 50 persone in quarantena su una popolazione di circa 1.700 abitanti (percentuale di incidenza dei positivi pari all’1,1%).
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