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Venti zone arancioni nell’Anconetano
Divieto di spostamento tra comuni

PANDEMIA - Le nuove restrizioni entreranno in vigore da martedì. Domani la firma dell'ordinanza da parte del governatore Acquaroli che nel pomeriggio ha avuto un confronto con i sindaci delle città più colpite dall'emergenza. Cambiamento di colore anche per Ancona, Osimo, Senigallia, Castelfidardo e Loreto

 

Aggiornamento delle 21.46 – Il governatore delle Marche Francesco Acquaroli ha comunicato che da martedì diventeranno arancioni i Comuni di Ancona, Jesi, Osimo, Senigallia, Falconara Marittima, Filottrano, Staffolo, Serra de’ Conti, Polverigi, Cupramontana, Camerata Picena, Monte San Vito, Maiolati Spontini, Chiaravalle, Ostra, Loreto, Sirolo, Sassoferrato, Castelplanio e Castelfidardo. Per la zona arancione valgono le regole contenute nel Dpcm nazionale. Tra queste, la chiusura di bar e ristoranti anche a pranzo e il divieto di spostamenti tra comuni se non motivi di necessità. Domani è attesa la firma dell’ordinanza. Si ricorda che il sindaco jesino Massimo Bacci aveva già deciso ieri pomeriggio che la città sarebbe diventata zona arancione a partire da domani. 

La comunicazione di Acquaroli

Divieto di spostamenti tra Comuni e micro-zone arancioni per arginare la crescita dei contagi, aumentata anche dal diffondersi delle varianti. Sarebbero queste le ipotesi prese in considerazione questo pomeriggio nel corso del video-confronto tra il presidente regionale Acquaroli e i sindaci delle città della provincia dorica più afflitte dai contagi. Domani ci sarà un’ulteriore valutazione della situazione da parte della Regione e del Ministero, poi l’ordinanza o le ordinanze per cercare di mettere un freno alla curva epidemiologica che nelle ultime settimane ha messo a dura prova la provincia di Ancona e la tenuta dei suoi ospedali, in particolare Torrette e il Carlo Urbani di Jesi. La riunione del pomeriggio era stata convocata d’urgenza dal presidente Anci Valeria Mancinelli. Osimo, se la soluzione di creare restrizioni più forti dovesse essere avallata dal Ministero, dovrebbero passare in zona arancione. Rischiano anche altri comuni della Val Musone ed Ancona. Il sindaco Simone Pugnaloni: «La curva epidemiologica cresce in provincia, occorre mantenere alta l’attenzione. La proposta che sarà  valutata domani dalla Regione (e concordata dai sindaci, ndr) sarà il limitare gli spostamenti tra i comuni e zona arancione nei comuni dove i numeri dei contagi sono in aumento negli ultimi 15 giorni e comunque con indice sopra valore soglia 250 (nuovi contagi ogni 100mila abitanti, ndr). Valutazioni tecnico scientifiche che verranno fatte sin da domani tra Regione e Ministero prima di emettere nuova ordinanza. Tema poi affrontato è quello della scuola. Individuare linee guida per eventuali chiusure mirate da parte dei sindaci per limitare la circolazione virus quando necessario». Non si esclude, quindi, anche la chiusura mirata di alcuni istituti scolastici di fronte alla presenza di eventuali focolai. Chiusure, nelle scorse settimane, sono stati imposti da Genga, Sassoferrato e Castelfidardo. Domani, Jesi sarà in zona arancione. Lo ha deciso sabato pomeriggio il sindaco Massimo Bacci dopo un confronto con il governatore. Si tratta della prima città della provincia ad aver preso una decisione ‘autonoma’. Sempre ieri, la scelta di Acquaroli di estendere il divieto di spostamenti da e per la provincia di Ancona fino al prossimo sabato. Per quanto riguarda il report contagi: ad Osimo i positivi sono attualmente 368, una settimana fa erano 335. A Castelfidardo ci sono 292 contagi (+ 15 rispetto al 14 febbraio). A Loreto 153 positivi (+3), a Camerano 72 (+5), ad Ancona 694 (+83), a Fabriano 171 (-9), a Sassoferrato 155 (+21), a Genga 23 (+6), a Jesi 365 (+49), a Senigallia 292 (+ 79).

(fe.ser)

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