di Francesco Cittadini *
Dopo il -30,4% del fatturato consolidato del Gruppo Tod’s nel 2020 (637 milioni) rispetto al 2019, arrivano anche i numeri di Elica, meno 5,7% e 452 milioni di volume d’affari. In attesa dei dati del gruppo Biesse di Pesaro – la terza grande realtà marchigiana quotata in borsa – si delinea un quadro a doppia velocità per le grandi imprese della regione. Da una parte il sistema moda e i beni di consumo non alimentare che segnano il passo, dall’altra i beni durevoli e di investimento con performance meno negative. Arrivati ormai a un anno dall’inizio della pandemia, risulta interessante verificare l’andamento in borsa delle società con sede nella nostra regione.
Iniziamo con il Gruppo Tod’s. Sono ben visibili gli effetti delle ondate pandemiche sul corso azionario, sia a marzo che a novembre 2020. Nel complesso il titolo rispetto al periodo precedente l’emergenza sanitaria registra un arretramento del 22,33%.
Per quanto riguarda Elica abbiamo una sostanziale stabilità del titolo tra l’inizio e la fine di quest’anno particolare, con un netto calo a marzo 2020 per poi risalire piuttosto velocemente e mantenersi su livelli costanti, senza subire l’impatto della seconda ondata ma accelerando la ripresa a dicembre 2020.
Estremamente rilevante il caso della Biesse con addirittura un aumento della quotazione di oltre il 50% negli ultimi 365 giorni. Biesse produce beni durevoli per le imprese manifatturiere, ovvero macchinari per la lavorazione del legno, del metallo e del vetro. E’ a capo di molti progetti interessanti, tra cui l’ultimo quello della controllata HSD sulla fabbrica intelligente e l’obiettivo “Zero Defects”. Un andamento molto positivo che fa ben sperare sul livello degli investimenti nel settore privato e la ripresa del sistema produttivo. In ogni caso va detto che il gruppo pesarese era reduce da un forte calo iniziato nel 2018.
Come si è comportato nello stesso periodo il principale indice della Borsa Italiana, quello che riguarda le società con maggiore capitalizzazione, ovvero il FTSE MIB? Un calo di oltre sei punti percentuali ma un lento e costante recupero dallo shock di marzo 2020. Le Marche fanno meglio due volte su tre.
* Francesco Cittadini. dottore commercialista, Tartuferi & Associati
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