Da domani Osimo sarà in zona arancione con altri 19 Comuni della provincia di Ancona per un aumento esponenziale di contagi nell’ultima settimana. Una evenienza chiesta e prospettata da tempo dalle opposizioni consiliari, che ora fa lievitare le polemiche politiche sull’operato dell’Amministrazione di centrosinistra.
«Dovremmo essere stati in zona rossa, sarebbe andata bene anche la zona arancione ma almeno da fine gennaio. – commenta così il provvedimento adottato ieri dal presidente della giunta regionale Acquaroli, Achille Ginnetti, medico e consigliere comunale di Progetto Osimo Futura – La politica regionale e locale hanno dato l’ennesima prova di inadeguatezza e di incapacità ad assumersi responsabilità con decisioni forti». Il movimento Progetto Osimo Futura da diversi mesi sta denunciando l’inerzia dell’amministrazione comunale osimana perché non ha mai contrastato efficacemente gli oceanici assembramenti del centro storico né sanzionato comportamenti che violavano le misure anti-Covid. «Vantarsi di aver elevato 4 multe sabato scorso, quando era praticamente impossibile attraversare Corso Mazzini, è ben poca cosa rispetto al lassismo e al permessivismo dei mesi precedenti dove si è dato il segnale che ad Osimo fosse tutto permesso!”. Ginnetti, che è anche coordinatore Usca, conclude che “da troppo tempo assistiamo all’aumento esponenziale dei contagi da Sasr-CoV-2, i presidi diagnostici sul territorio sono al massimo delle possibilità, l’auspicio è che ci sia veramente un cambio di passo e che si adottino misure veramente efficaci anche se impopolari. In questo momento, più che mai, la tutela della salute dei cittadini è più importante del consenso elettorale».
Dello stesso avviso i coordinatori delle Liste civiche Osimo che in una nota parlano di «doppiezza e sbandamento». «E’ stato sempre così in questi mesi da parte dell’Amministrazione comunale, unica nelle Marche ad organizzare una notte bianca e feste di vario genere.- sottolineano i movimenti civici – Inutile, poi, raccomandare precauzione quando si dà il cattivo esempio, solo per soddisfare pochi e non la tutela della collettività osimana. I mancati controlli preventivi (che non vogliono dire multe) costano agli osimani tanti contagi e tantissimi in quarantena. Ci rimettono tutte le attività produttive e non le poche che sforano gli orari. Come non sottolineare l’ira di esercizi commerciali del centro di fronte al lassismo dei controlli ben visibili, che colpisce tutti anche chi si comporta bene. Figli e figliastri: questo il sistema Osimo, costi anche tutto il resto. E’ dovuta intervenire direttamente la Regione per dare un indirizzo, che già altri comuni quali Loreto e Jesi avevano con responsabilità assunto. Per Osimo invece sembra sempre contare “quanti voti ci guadagno” a fare un’azione o l’altra».
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