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‘L’Alternativa c’è!’ alla Camera,
Paolo Giuliodori entra
nella nuova componente politica

ROMA - C'è anche il parlamentare osimano tra i 13 deputati del Gruppo Misto che hanno aderito, tutti espulsi dal Movimento 5 stelle

Paolo Giuliodori

 

Ieri alla Camera dei Deputati è nata una nuova componente del gruppo Misto, “L’Alternativa c’è”. Sono 13 i deputati che hanno aderito, tutti espulsi dal Movimento 5 stelle. Tra questi anche Paolo Giuliodori, il parlamentare di Osimo, che nei giorni scorsi si è mostrato particolarmente critico nei confronti del governo appena insediato. «Stiamo lavorando tanto in questi giorni – spiega Giuliodori in un comunicato – per cercare di dare una forma al dissenso, un contenitore basato su temi comuni e condivisi da tutti i componenti. L’idea di politica che vogliamo rappresentare dentro il Parlamento deve avere una voce. Una voce univoca, organizzata e con obiettivi precisi. Unire le forze è fondamentale per avere un’opposizione più strutturata e dare maggiore peso alle nostre istanze e i nostri temi. Per questo motivo la componente è uno strumento tecnico utile, importante per fare opposizione in modo efficace. Il deputato osimano fa infatti una puntualizzazione: «Il gruppo Misto non è una scelta, ma l’approdo automatico per i parlamentari che non appartengono a un gruppo parlamentare, come nel nostro caso in seguito all’espulsione. Non si può stare in Parlamento senza un gruppo. Ma non siamo al Misto per tirare a campare, per stare a guardare in maniera passiva. I pop corn non fanno per noi. Siamo al Misto perché vogliamo avere peso nelle decisioni, incidere nelle commissioni, avere più spazio negli interventi in Aula, avere più emendamenti a disposizione e molti altri dettagli tecnici dell’attività parlamentare che fuori da una componente o gruppo sarebbe molto più complicata. Insomma: un passo necessario per poter lavorare bene. Faremo opposizione netta ma costruttiva». Al Gruppo Misto per lavorare, quindi, assicura Giuliodori.

Ma le riflessioni del deputato di Osimo vanno anche oltre. «Continueremo a lavorare con la dedizione di sempre, anzi con maggiore carica ed entusiasmo, sempre un po’ frenato dalle catene del Partito. Sosterremo tutti i provvedimenti utili al Paese, ma ci opporremo con forza a quelli dannosi. Ora siamo liberi da qualsiasi veto. Nessun partito potrà dirci di non affrontare questo o quel tema, solo perché, magari, è scomodo per uno dei tanti alleati di governo. Ma la cosa più grave è che c’è un serio problema di rappresentanza all’interno del Parlamento. Questa abnorme e innaturale maggioranza, quasi “Frankensteiniana”, non è rappresentativa della volontà del popolo italiano. I tantissimi cittadini delusi e arrabbiati per l’ennesima ammucchiata della vecchia politica – conclude Giuliodori – hanno il diritto di essere rappresentati. Non possiamo tradire la loro fiducia».

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