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«Saremmo pronti all’acquisto di vaccini
assieme a Veneto e Friuli:
così immunità di gregge entro l’estate»

REGIONE - Domande e risposte dell'assessore Filippo Saltamartini: «Perché l'Italia non produce vaccini? Da noi Unicam sarebbe pronta». Ha anche annunciato di aver chiesto al ministero l'autorizzazione a vaccinare i dipendenti comunali, i sacerdoti, il personale delle agenzie funebri, gli avvocati e i giornalisti

 

saltamartini

L’assessore Saltamartini oggi a Tolentino

 

di Francesca Marsili

«I nostri punti sono in grado di somministrare diecimila vaccini al giorno, ma con quelle che ci arrivano ci fermiamo a tremila. Dall’inizio della campagna vaccinale per i cittadini marchigiani con più di 80 anni sono stati somministrate 10.600 prime dosi vaccinali». L’assessore regionale alla sanità Filippo Saltamartini, durante una conferenza stampa sull’ospedale di Tolentino, fa anche il punto di quella che è la situazione vaccini nella nostra regione con un aggiornamento sul numero di dosi arrivate ieri, come ogni martedì: 18.700 dosi di vaccino Pfizer e 2.500 di Moderna. «I vaccini di Pfizer e Moderna, secondo le indicazioni del commissario nazionale e del Ministero, sono riservate in questa fase agli over 80, successivamente alle persone con fragilità e la fascia dei cittadini con età 60-80», sottolinea. Sono comunque poche per il potenziale della nostra regione e aggiunge «qualora fosse consentito, saremmo pronti ad acquistare vaccini assieme ad altre regioni come il Veneto e il Friuli Venezia Giulia, così da arrivare all’immunità di gregge che è stata fissata dall’Aifa nel 60% della popolazione, che per noi significherebbe 600mila persone arrivando così all’immunità di gregge entro l’estate».

Torna ancora sulla possibilità di una produzione italiana del vaccino anti Covid-19, anche coinvolgendo case farmaceutiche marchigiane magari impiegando fondi per lo sviluppo economico. Nel corso dell’incontro ha affermato di non comprendere il motivo per cui l’Italia non si muova in tal senso. «L’università di Camerino dice di essere pronta per farlo» ha sottolineato. L’assessore ha ribadito la necessità di fare presto nella vaccinazione, oltre che «riaprire le scuole – ha aggiunto – dobbiamo dare la possibilità alle famiglie di riavere reddito». Riguardo il cronoprogramma vaccinale fa sapere che dal primo di marzo si inizierà a vaccinare il personale docente con il vaccino Astrazeneca. «Il ministero dell’istruzione ci ha inviato l’elenco del personale, lo stesso ha fatto quello della ricerca e dell’università – aggiunge Saltamartini – i Comuni ci stanno facendo pervenire le liste del personale delle scuole materne che non è censito a livello nazionale». L’obiettivo è quello di creare una banca dati cosi che chi avrà intenzione di vaccinarsi potrà iscriversi attraverso la piattaforma o chiamando il numero verde. L’assessore ha anche annunciato di aver chiesto al ministero l’autorizzazione a vaccinare «i dipendenti comunali, i sacerdoti, il personale delle agenzie funebri, gli avvocati e anche i giornalisti». Saltamartini al termine della riunione ha anche ricordato la decisione della Repubblica di San Marino, con la quale la Regione Marche intrattiene dei patti sanitari, di acquistare il vaccino russo Sputnik, auspicando che anche l’Italia possa muoversi in questa direzione.

 

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