Stamattina il governatore Francesco Acquaroli firmerà l’ordinanza che dispone lo stop alle lezioni in presenza, da sabato 27 febbraio a venerdì 5 marzo, per le scuole secondarie di secondo grado di tutta la regione oltre che per la seconda e terza media delle scuole secondarie di primo grado nelle sole province di Ancona e di Macerata. Il Comitato Priorita’ alla Scuola Marche dissente e chiede che «la scuola sia l’ultima a chiudere» e che in caso di focolai riscontrati, vengono disposte solo chiusure mirate degli istituti interessati. Rilancia inoltre le proposte di vaccinare con il siero anti-Covid subito il personale docente, di potenziare gli screening sulla popolazione scolastica e di integrare i protocolli sulla trasmissione dei dati relativi ai contagi negli istituti scolastici a quelli dell’Asur «specificando se si tratta di contagi avvenuti a scuola oppure in ambiente esterno».
«Il diritto all’istruzione è un diritto fondamentale al pari del diritto alla Salute e non tollera di essere nuovamente compresso in maniera generalizzata, laddove i dati non sono chiari o comunque laddove il rischio è limitato al pari di altri settori.- sottolinea in una nota Priorità alla Scuola Marche – Da questo punto di vista i dati sui quali si stanno basando le proposte di chiudere le Scuole: non sono chiari: riguardano studenti positivi, ma non distinguono tra contagi avvenuti a scuola e contagi avvenuti altrove. Lo stesso numero di classi in quarantena (2 % a livello regionale) non è indicativo del numero di contagi avvenuti in ambiente scolastico, bensì della circolazione del virus nel territorio». Secondo il Comitato inoltre gli stessi dati «non incidono in maniera preminente: dai dati disponibili a livello regionale i contagi in setting scolastico incidono per circa il 6% (percentuale inferiore rispetto al picco di novembre) con numeri in assestamento da circa 10 giorni. Non sono poi comprovati: il legame tra l’apertura della scuola e l’innalzamento dei contagi non puo’ essere in alcun modo provato (pensiamo al diverso andamento tra le province marchigiane), mentre si può notare al contrario un nesso tra zona gialla, socialità e recrudescenza della trasmissione del virus sia nel periodo di natale (quando le scuole erano tutte chiuse) sia adesso».
Di qui la richiesta di non chiudere le scuole e in caso di riscontro di focolai «siano disposte solo chiusure mirate degli istituti interessati»; di potenziare gli screening «come richiesto ostinatamente da tanti sindaci del territorio»; di vaccinare il personale docente «subito, dando priorità a quello più a rischio (persone con patologie, personale scuola infanzia e di sostegno, over 55)» e di integrare i protocolli relativi alla trasmissione dei dati dagli istituti scolastici all’Asur ma classificando l’origine del contagio. Per tuto questo il comitato Pas sta valutando una nuova manifestazione davanti a Palazzo Raffaello per martedì prossimo.
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