di Federica Nardi
Si sono aperte stamattina alle 8 le prenotazioni del vaccino anti Covid per il personale docente e non docente di scuole e università delle Marche. E alle 9,30, segnala qualche insegnante, la prima data utile è già ad aprile. Una vera e propria corsa al vaccino che per alcuni però è diventato un percorso a ostacoli. Non mancano infatti le lamentele sui social di chi da stamattina non riesce proprio a prenotarsi. Né su internet né tramite numero verde, che questo weekend in via eccezionale sarà attivo proprio per raccogliere questo tipo di prenotazioni. Il problema delle prenotazioni sembra riguardi in particolare le università (tranne quelle di Camerino e la Politecnica delle Marche che hanno un sistema gestionale diverso). «Il numero verde risponde e ha detto che per adesso acquisisce dei dati poi però non sanno se richiameranno e se non richiamano dobbiamo riprovare tra una settimana – racconta una docente universitaria che preferisce restare anonima -. In altri casi gli operatori dicono che tutto funziona per le superiori e invece non sono stati comunicati dei dati per l’università, ma chi li doveva comunicare? Non abbiamo parole».
Il vaccino usato per questa categoria è quello Astrazeneca (da qui l’indicazione dell’età che ieri era under 55 ma è già stata aggiornata). Lo spiega l’assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini che ha voluto chiarire alcuni aspetti con due post sul suo profilo Facebook. «I nomi del personale delle Scuole e dell’Università e delle parificate, sono stati trasmessi dal Mef alla Regione, sabato della scorsa settimana e sono stati inseriti nella piattaforma delle Poste. I dati inviati la scorsa settimana, riguardano solo coloro che non superano i 55 anni, in quanto fino a pochi giorni fa, Aifa riteneva che AstraZeneca non coprisse gli over 55. Nei giorni seguenti c’è stata una revisione. Infatti Aifa, sucessivamente, ha validato il vaccino per tutto il personale dei servizi pubblici fondamentali fino a 65 anni, determinando la necessità di un adeguamento dei dati inseriti nel sito delle Poste che è ancora in corso di svolgimento. Ci potranno essere, pertanto, dei disagi nei primi giorni. E’ certo che tutti coloro i quali si prenoteranno, verranno vaccinati con AstraZeneca, anche se il preannunciato taglio nelle forniture, potrebbe determinare un qualche rallentamento non ancora preventivabile nelle dimensioni concrete».
Seconda questione illustrata dall’assessore: «Corre sui social la domanda in titolo: perché gli insegnanti precedono nella vaccinazione i disabili o chi sta male o vive patologie pericolose? Il motivo – spiega Saltamartini -, è che le persone fragili devono essere vaccinate con Pfizer che allo stato attuale non garantisce la fornitura necessaria anche per loro, oltre a quella necessaria per le persone con più di 80 anni. I nostri punti vaccinali somministrano 3.000 vaccini al giorno, ma hanno una potenzialità per arrivare a 10.000. Se dovesse giungere la fornitura, siamo in gradi di aprire in tempo reale altre corsie per queste persone. Tuttavia è bene precisare che chi segue terapie o è un cura nelle strutture ospedaliere o territoriali la vaccinazione sarà operata a cura di queste strutture sanitarie. AstraZeneca, invece, è il vaccino che è stato individuato per coprire il personale dei servizi pubblici (insegnanti, forze armate e di polizia, magistrature e simili)».
Le modalità di prenotazione sono tramite portale di Poste Italiane, https://prenotazioni.vaccinicovid.gov.it e il numero verde 800009966 (attivo eccezionalmente questo fine settimana, sabato 27 e domenica 28, e poi dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 18). Per la prenotazione del vaccino sono a disposizione anche i 242 Atm Postamat (sarà sufficiente inserire la tessera sanitaria, digitare i dati richiesti in modo semplice e veloce e ritirare il promemoria con i dettagli della prenotazione) e anche la rete dei portalettere (il postino attraverso l’apposita funzione “prenotazione vaccini” sviluppata per il dispositivo palmare, verificherà le disponibilità in base al Cap).
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