‘Voi come noi…non mollate mai’. E’ comparso ieri mattina davanti all’ospedale Carlo Urbani uno striscione di incoraggiamento per tutto il personale sanitario e infermieristico del presidio in prima linea in questa seconda ondata del Covid 19. «Domenica 28 febbraio di lavoro. Ore 7,50 arrivo in ospedale e vedo questo cartello appeso alla scalinata d’ingresso. Sono in macchina e scoppio in lacrime. L’emotività è alta, la stanchezza pure e l’emozione esce impetuosa – scrive sulla facebook dell’ospedale jesino il tecnico di radiologia Catia Badiali che ha anche pubblicato la foto dello striscione – Un pensiero: aiutateci a non mollare. Aiutateci con comportamenti corretti e responsabili. Aiutateci educando e testimoniando ai giovani a rispettare le regole. Troppe persone hanno contratto il virus per la negligenza, il menefreghismo, l’irresponsabilità di altri. Aiutateci pregando per noi affinché il Signore ci doni la forza necessaria per non mollare, per non cedere emotivamente e fisicamente. Aiutateci perché nessuno si salva da solo». Al ‘Carlo Urbano’ di Jesi, ieri il report del servizio sanità della Regione Marche segnalava 13 ricoveri in Terapia intensiva, 12 in sub-intensiva 52 pazienti nel reparto di cure non intensive e 15 in Pronto soccorso. La riserva di posti letto Covid si sta assottigliando ogni giorno di più e rischia di superare la soglia critica.
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