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Ancora 323 medici senza vaccino:
«Non vogliamo vie preferenziali,
ma risposte certe»

LA RICHIESTA dell’Omceo della provincia di Ancona ai vertici istituzionali di avere tempistiche certe sulla messa in sicurezza di tutto il personale medico

Fulvio Borromei

 

Non chiede vie preferenziali, ma risposte e tempi certi sì. L’Ordine dei Medici di Ancona interviene sulla campagna vaccinale delle Marche dopo aver raccolto ben 323 segnalazioni da parte di colleghi che ad oggi non hanno ancora ricevuto il vaccino per il Covid. Medici che continuano a svolgere il loro lavoro senza protezione e, soprattutto, senza ancora vedere avanti a sé un tracciato chiaro sui tempi di attesa per il loro vaccino. «Non vogliamo alcuna priorità né privilegio in quanto medici rispetto ad altre categorie professionali che pure vanno rapidamente vaccinate – dice il presidente Omceo di Ancona Fulvio Borromei – ma non è più possibile continuare ad operare in questa costante condizione di incertezza ed assenza di programmazione. Come Ordine avremmo potuto dare un contributo generale importante anche nell’individuazione di una road map efficace delle vaccinazioni, invece neppure siamo in grado di dare risposte ai nostri iscritti che ci chiedono informazioni su quando sarà il loro turno». Per questo erano già partite in febbraio, all’indirizzo della Regione Marche e delle autorità sanitarie regionali, delle comunicazioni ufficiali dell’Ordine con la richiesta di avere tempistiche certe, che non hanno però avuto risposta. «Ad oggi – continua Borromei – sono ben 323 le segnalazioni che ci sono arrivate da medici iscritti che non sanno quando potranno vaccinarsi: si tratta per lo più di liberi professionisti, i quali tuttavia svolgono un fondamentale servizio di affiancamento al Sistema sanitario regionale, perché molti pazienti si rivolgono a loro, e questo gap rischia di indebolire la campagna vaccinale oltre che alimentare una maggiore diffusione della malattia». Non solo, rischia anche di compromettere la capillare opera di adesione alla vaccinazione che l’Ordine sta portando avanti nei confronti degli iscritti: «Questo clima di incertezza – dice – mina l’unità della categoria alla quale tengo e che tutelo alla luce del ruolo che mi compete. ‘Siamo fiduciosi – conclude Borromei – che presto si riprenderà a vaccinare medici e personale sanitario, che è rappresentato solo nella provincia di Ancona da 1600 persone, con un calendario vaccinale che permetta loro di conoscere i tempi in cui potranno farlo».

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