Crollo di una porzione delle mura storiche di Corinaldo: su segnalazione del capogruppo di minoranza Luciano Galeotti, nei giorni scorsi i vigili del fuoco hanno svolto un nuovo sopralluogo per verificare la presenza di alcune fenditure su un altro punto della cinta muraria, quello della Torre del Calcinaro, poco distante da dove è avvenuto il cedimento di mattoni a febbraio. «L’attenzione straordinaria, non solo mediatica, che in questi giorni molti concittadini, così come le forze di opposizione, hanno verso il nostro borgo e la sua manutenzione va assolutamente ringraziata. – scrive oggi il sindaco Matteo Principi in un post sulla pagina istituzionale Facebook del Comune – Al di là di alcune strumentalizzazioni politiche, i cittadini corinaldese da sempre sono abituati a segnalare eventuali problematiche che l’Amministrazione comunale quotidianamente cerca di farsi carico nella maniera più puntuale e celere possibile. È la “cura” verso il nostro paese e la cura della comunità verso la comunità stessa. Come sindaco è sempre stato un elemento al centro del mio operato».
Principi comunica che nelle prossime settimane verranno ultimati i lavori di riqualificazione della Torre dello Sperone e della Fontana di Piazza Risorgimento.«Un lavoro importante, voluto fortemente proprio per quella “cura” del bene pubblico più importante per Corinaldo: la sua cinta muraria.- sottolinea il sindaco – Ma è chiaro che questa riqualificazione oggi stride davanti al crollo del tratto murario in Via de Fosso, dove la premura che abbiamo avuto non è bastata e ci troviamo a studiare una nuova “cura” per una problema che non era stato capito fino in fondo. Per quello che conta, sono profondamente dispiaciuto per quanto accaduto. Oggi il lavoro straordinario per il crollo avvenuto parte dalla condivisione del problema con la Regione Marche e la visita del presidente Acquaroli al nostro borgo prevista in settimana e con il Ministero della Cultura attraverso una lettera in partenza diretta al Ministro Franceschini. Passaggi a cui si sommano i progetti in somma urgenza di messa in sicurezza dei tratti di mura più a rischio e il percorso di progettazione e ripristino del tratto dismesso. Così come le legittime richieste di chiarimento da parte dell’opposizione avranno come sempre la giusta attenzione e le risposte puntuali che meritano».
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