«Sono ben 211.740 le dosi di vaccino consegnate alle Marche e non 176.810 come riportato pubblicamente dalla Giunta. Al tempo stesso le dosi somministrate sono 146.317 contro le 155.014 dichiarate. Mancano così all’appello 35.000 dosi con cui potevano essere vaccinate persone anziane e fragili e il totale delle dosi inutilizzate sarebbe quindi pari a 65mila». La denuncia arriva dai consiglieri regionali del Pd Antonio Mastrovincenzo e Anna Casini, che hanno fatto richiesta di accesso agli atti. Dal documento firmato dalla direttrice del servizio Sanità Lucia Di Furia, si evince che alle Marche sono state consegnate 156.980 dosi Pfizer-Biontech, 13.400 dosi Moderna e 41.360 dosi Astrazeneca, per un totale appunto di 211.74o.
Di queste ne sono state, sempre secondo quanto riportato dalla dirigente del servizio Sanità 146.317: 48.019 agli over 80, 55.584 agli operatori sanitari, 19.999 agli operati del servizio sanitario regionale pubblico e privato, 8.730 agli anziani nelle case di riposo, 1.208 alle persone fragili con patologie, 1.076 ai volontari del settore sanità, 963 ai membri degli staff delle strutture di lungodegenza, 6.138 agli operatori scolastici (Astrazeneca), 4.601 alle forze dell’ordine (Astrazeneca).
Numeri molto differenti rispetto a quelli comunicati ieri dalla Regione in comunicato (leggi l’articolo). «Il rapporto tra dosi somministrate e dosi consegnate – dice Mastrovincenzo – scenderebbe vertiginosamente dall’87,7% dichiarato dall’assessore Saltamartini al preoccupante 69,1%. Qualcuno dovrà prendersi la responsabilità di aver fornito al Ministero dati totalmente differenti e di aver raccontato un’altra storia ai marchigiani che invece meritano maggiore trasparenza e rispetto».
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