«E’ assolutamente inaccettabile che tre ambulanze con all’interno pazienti Covid abbiano atteso per il ricovero 14 ore, di notte, davanti al Pronto soccorso del principale ospedale marchigiano di Torrette lasciando, tra l’altro, ai nostri volontari la totale responsabilità delle gestione dei malati, in condizioni precarie con i motori dei mezzi accesi per il riscaldamento e le bombole di ossigeno in esaurimento». Questa la denuncia del presidente regionale dell’Anpas Andrea Sbaffo dopo che ieri sera tre ambulanze, rispettivamente della Croce Bianca di Numana, della Croce Rossa di Loreto e della Croce Verde di Castelfidardo, arrivate nel piazzale del Pronto soccorso dell’ospedale regionale di Torrette tra le 20,50 e le 21 e sono rimaste in attesa tutta la notte. Sono stati assistiti dagli equipaggi dei volontari Anpas e Cri per 14 ore fino a questa mattina, quando finalmente sono riusciti a ricoverarli.
«Le avvisaglie per evitare una cosa del genere – continua Sbaffo – e correre ai ripari per tempo c’erano state già nei giorni scorsi, dove le file di attesa per i ricoveri diurni hanno raggiunto fino alle 6/7 ore. Non è solo un problema di posti letto è una questione di organizzazione. Non ci sono scusanti per la mancanza di coordinamento tra l’Asur che gestisce il servizio 118 e l’Azienda Ospedaliero Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona». I disagi non finiscono: «Le lunghe soste di attesa della ambulanze davanti al pronto soccorso – prosegue Sbaffo, causano un disservizio del trasporto di emergenza in intere aree urbane: infatti come è successo questa notte in tutta la zona sud c’è stata una sostanziale riduzione dei mezzi disponibili per possibili soccorsi di emergenza gestiti dalla C.O. 118 Ancona Soccorso. Eclatante anche quanto accaduto martedì notte. A causa della chiusura del Pronto soccorso di Torrette, 4 ambulanze sono state inviate all’ospedale di Civitanova e 2 all’ospedale di Macerata. Quindi per buona parte della notte ben 6 ambulanze non erano presenti nella propria postazione, lasciando scoperta una parte consistente del territorio provinciale di Ancona: solo una enorme buona stella ha fatto sì che non succedesse nulla di grave in quelle ore, e che quindi un cittadino in pericolo di vita non potesse essere soccorso da un’ambulanza».
Ambulanze in fila a Torrette: «Anche 7 ore di attesa per un ricovero»
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