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«I tre vaccini sono equivalenti
Da aprile arriverà un milione di dosi
e si procederà per fasce d’età»

L'ASSESSORE alla Sanità Filippo Saltamartini dopo il caos nei punti vaccinali dove era disponibile solo Astrazeneca anche per gli over 80: «Il piano prosegue sulla base delle forniture di farmaci che dal Commissario arrivano nella nostra regione. Da lunedì si avvia anche la vaccinazione domiciliare a cura dei medici di famiglia ma per adesso hanno un numero limitato di dosi»

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L’assessore Filippo Saltamartini

«L’allarme va evitato, perché la vaccinazione è l’unico strumento per tornare alla normalità». A dirlo Filippo Saltamartini, assessore alla Sanità che sottolinea, dopo le polemiche e la preoccupazione per il lotto di Astrazeneca ritirato in via precauzionale, che «i tre vaccini sono equivalenti. E’ questo il mantra che dal presidente del Consiglio Draghi, ai ministri Gelmini e Speranza ai dirigenti dell’Istituto superiore della Sanita e dall’Aifa è ripiombato nell’intera giornata di ieri nelle Conferenze Stato-Regioni».

Ieri nei punti vaccinali della provincia diverse persone hanno rifiutato il vaccino nonostante la prenotazione perché era disponibile solo Astrazeneca, anche per gli over 80 che invece hanno sempre avuto – almeno fino a ieri – priorità per lo Pfizer e per il Moderna. Saltamartini spiega che «il piano vaccinale prosegue sulla base delle forniture di farmaci che dal Commissario giungono nella nostra regione. Archiviata la triste polemica sui dati dei vaccini che mettono le Marche in pole nell’organizzazione nazionale di copertura anti covid, ieri il Governo ha anticipato la modifica del Piano Nazionale di vaccinazione. Infatti, il nuovo sistema sarà basato sulle fasce d’età. Da aprile, con le nuove forniture, si dovrà iniziare la vaccinazione delle persone tra 70 e 80 anni e, poi a seguire, da 60 a 80. Contestualmente dovranno essere vaccinate le persone fragili che sono state dettagliatamente individuate in base alle loro patologie. Che cosa cambia ? Non si tiene conto più delle priorità in relazione alla propria attività professionale o lavorativa e vale solo l’età e l’eventuale patologia di cui le persone soffrono».

Intanto, nel mese di marzo, prosegue Saltamartini «deve essere completata la vaccinazione delle categorie già individuate. Nelle Marche abbiamo vaccinato fino ad oggi circa 54.000 persone
su 133.000 soggetti che ne hanno diritto con più di 80 anni, somministrando il 94,2% dei vaccini finora consegnati, una delle Regioni più efficienti a livello nazionale (cfr la tabella pubblicata sul sito del Governo). Ricordo solo che le persone che si sono prenotate sono oltre 90.000. Da lunedì si avvia anche la vaccinazione domiciliare a cura dei medici di famiglia con AstraZeneca. Si deve tener conto che i medici di medicina generale avranno a disposizione un numero molto limitato di dosi. La vaccinazione con circa 1 milione di farmaci è invece prevista nel secondo trimestre: da aprile, maggio e giugno».



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