«Quando si ha un appuntamento, lo si rispetta. E se lo si vuole disdire, si avverte. Perchè per due volte non siamo stati avvisati che a mio padre non sarebbe stato inoculato il vaccino? Abbiamo fatto due viaggi a vuoto al centro Paolinelli della Baraccola. E lui, 85enne, cammina a malapena». Sono le parole di un anconetano che questa mattina, per la seconda volta in una sola settimana, ha accompagnato il padre – affetto da una patologia del sangue – al punto vaccinale di via Schiavoni, tornandosene a casa senza dose e senza che il servizio sanitario avesse avvisato dell’impossibilità del vaccino. L’anziano, stando alla prescrizione medica, non è idoneo all’AstraZeneca. Dunque, dovrebbe assumere Pfizer. Il primo appuntamento era stata fissato per l’85enne lo scorso venerdì, il 12 marzo. «Ma quel giorno – racconta il figlio – erano disponibili solamente le fiale di AstraZeneca. A quel punto siamo dovuti tornare a casa. Nessuno aveva avvisato della mancanza del vaccino destinato a mio padre». C’è stata così una seconda prenotazione, fissata per questa mattina alle 8. «Siamo tornati alla Baraccola e questa volta i vaccini Pfizer c’erano, ma solo quelli destinati ai richiami. Per la seconda volta siamo dovuti venire via. Mi chiedo: ma non ci dovevano avvisare con un sms? Perchè non c’è stata alcuna comunicazione? Sembra un’impresa far vaccinare mio padre che, tra l’altro, cammina a malapena». Nella tarda mattinata, il figlio dell’anziano ha chiamato il numero verde per le prenotazioni: «Ma mi è stato detto che, anche se fissiamo un terzo appuntamento, non è detto che quel giorno ci siano i vaccini Pfizer per la prima dose. Ma, allora, cosa dobbiamo fare? E’ mai possibile spostarsi nelle condizioni di mio pare per tre volte nella speranza di potersi vaccinare?» Domani, come stabilito dalla Regione, ripartiranno le vaccinazioni con AstraZeneca dopo lo stop impartito lunedì dall’Aifa.
(fe.ser)
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati