«Il Gruppo Cultura di Progetto Osimo Futura si sente di appoggiare l’idea del progetto dell’amministrazione di riqualificare gli ex locali Fattorini con la finalità di cedere il posto alla nuova Biblioteca Comunale. È una proposta che portiamo avanti da anni. Siamo convinti possa essere di enorme prestigio per Osimo e per i suoi cittadini in quanto, grazie alle nuove tecnologie che verranno applicate, ha tutte le carte in regola per diventare un polo culturale e di aggregazione come se ne vedono nei grandi comuni». Lo fa sapere una nota di Progetto Osimo Futura, rappresentato dal consigliere comunale Achille Ginnetti nella Sala Gialla. E’ già inserito nel piano degli investuimenti del bilancio 2021-2023 al voto in Consiglio comunale il prossimo 12 aprile, il progetto della giunta Pugnaloni di acquistare gli spazi del palazzo di Corso Mazzini, dal civico 62 al 66, oggi occupati dal negozio Fattorini, con show room sul retro e magazzini nel seminterrato per spostarci dopo una ristrutturazione e messa e norma la biblioteca comunale ‘Francesco Cini’ ubicata dall’800, con l’archivio storico, nei locali di Palazzo Campana. Un trasloco che eviterebbe per il futuro al Comune di pagare il canone d’affitto all’istituto Campana. Il palazzo della famiglia Fattorini sarebbe, invece, acquistato per 1 milione di euro (il contratto non è stato ancora formalizzato) e ristrutturato per altri 2 per trasformarlo in locali idonei ad ospitare la biblioteca, la mediateca e le sale di lettura.
Un progetto che piace alla maggioranza ma anche al gruppo di minoranza Progetto Osimo Futura. «Auspichiamo una veloce riuscita del progetto che stimoli, osimani e non, a puntare e credere nella diffusione della cultura in una città che ha estremo bisogno di tornare a rivedere la luce, fuori da questo periodo buio. – sottolinea infatti la nota di Progetto Osimo Futura – Oltre alla nuova biblioteca in centro, riproponiamo il progetto «biblioteche libere», piccole strutture in legno da dislocare in discreto numero sul territorio affinché diventino luoghi di riferimento dove le persone potranno lasciare e prelevare libri. La cultura non può essere sinonimo di centro storico quindi la periferia e le frazioni dovranno diventare sempre più luoghi dove fare e portare cultura».
Bilancio 2021-2023, il sindaco: «Il Rinascimento osimano è alle porte»
«Perché trasferire la biblioteca comunale e l’archivio storico?»
Tante opere strategiche nel biennio per far crescere e migliorare la città
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