Le prime tre settimane di marzo con la curva pandemica in ascesa, poi l’allentamento della pressione e i contagi in picchiata. Addirittura dimezzati nel giro di un mese in alcune città della provincia. E’ questa la fotografia dell’ultimo mese di pandemia scattata sulla base del report dei casi Covid quotidiani visibili sul sito web della Regione e legati alla situazione di ogni comune dell’Anconetano. Zona rossa e vaccini sembrano aver frenato la corsa del virus. Partiamo dal capoluogo dorico: il 10 marzo Ancona contava 1.003 positivi: ad oggi sono 538, quasi la metà. Il numero dei casi, nonostante la riduzione registrata, è comunque il più alto a livello provinciale. Per quanto riguarda Osimo, un mese fa i positivi erano 501, attualmente Il Servizio Sanità della Regione ne registra 191. I comuni della Val Musone, tra i primi a registrare le cosiddette varianti del virus: il 10 marzo, Castelfidardo aveva 295 casi, oggi ce ne sono 107. Loreto: attualmente i positivi sono 58, erano 128 un mese fa. Jesi aveva 503 casi, adesso ne ha 237. Riduzione dei contagi anche per Fabriano: erano 348 un mese fa, attualmente se ne contano 242. Senigallia il 30 marzo contava 491 casi, ora ne ha 202. In proporzione, riduzione lieve a Falconara: oggi ha 205 positivi, 81 in meno rispetto a un mese fa. Sono due le città in controtendenza: Genga è passata da 13 contagi a 21, Montecarotto da 13 a 15 e Poggio san Marcello da zero a 5 e Serra de Conti, comune passato da 31 casi a 39 odierni. Sul fronte della pressione ospedaliera, nelle strutture della provincia ad oggi i ricoveri segnalati dalla Regione sono 308, di cui 51 in terapia intensiva (30 solo a Torrette). Andando a ritroso, questa la situazione di un mese fa (ancora alcune strutture non avevano incrementato i posti letto Covid): i pazienti negli ospedali di tutta la provincia erano 318, di cui 39 in terapia intensiva (24 a Torrette). Il 25 marzo, quando la curva aveva raggiunto il picco (era stato aperto il reparto Covid anche al Profili di Ancona) i ricoveri in provincia erano poco meno di 400. A Torrette, per esempio, i pazienti ricoverati erano 140: oggi sono 109.
(fe.ser)
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