di Giampaolo Milzi
Sirolo ancora più “perla dell’Adriatico” grazie alla gestazione di una nuova “perla” nel settore ricettivo-turistico, ovvero “Casacon”, il grande spazio che nascerà dalla riconversione dell’ex discoteca “Conchiglia Verde”, immerso in un’incantevole oasi di macchia mediterranea che si tuffa nel mare. L’idea di rigenerare e riconvertire l’ex locale secondo un progetto in parte ancora in evoluzione, i cui punti forti sono qualità, eco-sostenibilità, un’accoglienza calda e gentile, è venuta in mente due anni fa al team di Pil, una delle 15 aziende italiane leader nel mondo comunicazione & eventi, con sede a Civitanova Marche e Milano. Come spiegato stamattina in una una conferenza stampa, il taglio del nastro è previsto nel maggio 2022, per un realtà polifunzionale e multiservizi: ristorante, caffetteria, bar, una spa con sauna, doccia multisensoriale e angolo massaggi, una zona alloggi con sette camere; il gusto ricercato e nel contempo genuino di cibi, vini e bevande, corsi di cucina, attività olistiche (yoga e meditazione), base per percorsi eco-gastronomici e naturalistici ed altri appuntamenti culturali. Il tutto condito da musica soft e perfettamente integrato in 4.000 metri quadri di bosco. Già la composizione del nome è tutto un programma. “Dove “Casa” sta per «un ambiente familiare, aperto a tutti, in cui socializzare e colloquiare nel massimo relax, in libertà, anche solo per prendere un caffè, e “Con”, strizza fortemente l’occhio al Conero (siamo nel cuore dell’omonimo parco regionale), alla vicina Ancona e naturalmente alla Conchiglia Verde», come ha specificato Manuela Ilari, che per Pil si occupa soprattutto di immagine e sostenibilità ambientale. Già, l’immagine e l’eco-sostenibilità, tra loro ben legate, come due minimi comuni denominatori dello stile esclusivo, per originalità e unicità, e fortemente inclusivo di “Casacon”. La storica discoteca, abbandonata da anni, sarà un ricordo, «ma un ricordo vivo per chi frequenterà questo nuovo spazio; resteranno al loro posto la grande conchiglia tinta di verde, il botteghino della cassa con dentro un albero dove staccava sorridente i biglietti la signora Fernanda Sturba (proprietaria coi fratelli dell’ex disco-club, il terreno è del Comune, ndr.), le panchine circondate dalle siepi, il giardino da sogno» ha detto l’architetto Federica Paladini, che con Davide Casaccia e lo Studio Solido di Ancona ha curato il progetto strutturale e ambientale. Un progetto che, all’insegna della concretizzazione del motto “impatto zero” (nessuna colata di cemento), manterrà nella ristrutturazione un largo uso di pietra del Conero (alla conferenza stampa, presenti, tra gli altri, Daniele Silvetti e Marco Zannini, rispettivamente presidente e direttore dell’ente Parco); sarà fatto largo uso delle tinte brune che ricordano il legno, la parte servizi sarà underground (cucine, spogliatoi, impiantistica), anche i punti luce saranno all’insegna di una illuminotecnica morbida e soffusa. La zona coi posti letto e l’area ristorante bar verranno arretrati in modo da essere ancor più abbracciati dalle fronde arboree e dalla natura. «Un progetto che, inoltre, porterà nuova occupazione. – ha aggiunto l’altro manager di Pil, Carlo Boldrini – Il cantiere l’abbiamo affidato ad una ditta locale, e ci impegnano ad assumere professionisti anch’essi locali, inoltre ci rivolgeremo a fornitori a km 0».
La nuove perla “Casacon” brillerà grazie a un’onda di spesa pari a ben 2 milioni e mezzo di euro. Denaro in parte già profuso per bonificare l’area dei lavori, da cui sono stati portati via quintali di materiali, tra vecchi arredi rovinati, ferraglia, parti in amianto, teloni di plastica, oltre a bottiglie, lattine e cartacce anche nel bosco. Orpelli fuori luogo, frutto dell’abbandono del sito nel 2013, quando la “Conchiglia Verde” ha chiuso definitivamente. Lasciandosi dietro le immagini amarcord di una storia incredibile. Una storia iniziata nel 1947 dalle ceneri di un campeggio fascista per Balilla. dove lo swing e il boogie woogie degli anni ‘50 lasciarono gradualmente il posto – in un periodo d’oro particolarmente lucente fino ai ’70 – alle esibizioni di artisti del calibro di Patty Pravo, Mina, Ornella Vanoni, Gianni Morandi, Lucio Dalla (solo per fare qualche esempio), a concorsi di bellezza condotti da Mike Bongiorno e a serate di balli sfrenati. «Un giorno molto importante per Sirolo, – ha detto il sindaco Filippo Moschella – perché Pil, che si accolla il più grande investimento finanziario nel settore ricezione-commercio dopo quello del Conero Golf Club nella storia del nostro territorio comunale, riqualifica un locale che è nel Dna della nostra cittadina, nell’anima dei sirolesi, un Dna fatto di mare e verde. E compie un’opera di riqualificazione perfettamente in linea con la politica della nostra Amministrazione, che da sempre punta a un turismo di qualità».
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