«Il segretario comunale Giulioni aveva rassicurato i consiglieri di maggioranza che il professore Pietro Alessandrini poteva essere eletto nel cda del Campana nonostante la parentela entro il terzo grado con un membro della giunta. Ma il prof. Alessandrini, persona dotta e saggia, ha verificato che tale ostacolo non poteva essere aggirato e ha rinunciato alla nomina di consigliere, e probabile presidente, dell’Istituto Campana. Una carica che avrebbe ricoperto con onore e impegno, ma non possiamo che apprezzare la sua decisione». Il commento arriva da ‘Progetto Osimo Futura’, lista di minoranza che nella Sala Gialla esprime il consigliere comunale Achille Ginnetti. Il rappresentate della maggioranza, eletto nell’ultimo in Consiglio comunale, ha rassegnato le dimissioni. Nel bando per l’incarico era precisato che l’incompatibilità sarebbe scattata per discendenti e ascendenti (figli e genitori) ma l’economista di 77 anni, attuale presidente dell’Accademia Lirica, in quanto zio del vicesindaco Paola Andreoni, ha preferito essere super corretto. «Esistono delle regole e chi è chiamato a garantirne il rispetto non deve prescindere da questo ruolo senza piegarsi ai voleri del politico di turno. – rimarca ‘Progetto Osimo Futura’ – Nello specifico, riguardo alla coppia Giulioni – Pugnaloni ci riferiamo, oltre che alle nomine al Campana, all’ineleggibilità di Massimo Luna, all’assunzione della segretaria del sindaco, al concorso per il direttore amministrativo della Asso e ad altre situazioni».
«Sentito ancora una volta il segretario comunale, l’amministrazione ribadisce la piena legittimità del voto sulla delibera di nomina dei rappresentanti del consiglio in seno al Cda dell’Istituto Campana. La legge prevede in questo ambito l’incandidabilità di discendenti e ascendenti di amministratori comunali, dunque il nome di Pietro Alessandrini era pienamente legittimo e rispondente alla normativa vigente. – replica il sindaco Simone Pugnaloni – Purtroppo, anche un profilo così alto come il suo, è stato vittima della politica di basso profilo che caratterizza il dibattito in città. Una figura di assoluto spessore quella del professore emerito Alessandrini, che avrebbe dato lustro all’Istituto Campana e che avrebbe sicuramente ottenuto l’appoggio dagli altri componenti del Cda per diventarne presidente. Il suo era il nome migliore che Osimo avrebbe potuto chiedere per un ruolo simile, sia per l’esperienza di economista che nel mondo culturale, come d’altronde sta dimostrando da presidente dell’Accademia d’arte lirica di Osimo che ha riportato in auge a livello nazionale e internazionale. Purtroppo l’agone politico che si è creato dopo i dubbi avanzati dalle minoranze in consiglio comunale lo hanno fatto desistere». L’aula consiliare sarà quindi chiamata a eleggere un nuovo rappresentante di spettanza della maggioranza. «Nella seduta, prevista per metà maggio, il consiglio sarà chiamato a deliberare il secondo nome espresso dalla maggioranza per sostituire Alessandrini. Verranno presi in considerazione i candidati che si erano presentanti al bando dei mesi scorsi senza dover riavviare la procedura» garantisce il sindaco.
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