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Degrado e sporcizia:
inaccessibili i bagni pubblici del Pincio

ANCONA - Sono ko dalla scorsa estate le toilette del parco, frequentatissimo da famiglie con bambini piccoli. L'assessore Foresi: «Dobbiamo risolvere la questione»

L’ingresso dei bagni pubblici del Pincio

 

di Giampaolo Milzi

«Beh, se a mio figlio (5 anni, ndr), dovesse scappare, andremmo di corsa al bagno di casa, per fortuna abitiamo vicini, in via Marini. Mi guarderei bene di entrare lì dentro». Ovvero dentro i servizi igienici del Pincio. C’è chi dice che l’impossibilità di fruire del servizio dura da un anno. E che sia in condizioni disastrate lo scopri solo se lo circumnavighi. Mica c’è un cartello con scritto “chiuso”, o di sbarramento. Le reti di protezione della fiancata del forte ottocentesco della Lunetta (a rischio crollo), che si spingono fino al mini-edifico per i bisogni fisiologici, in realtà no, non lo riguardano. Quattro porte di legno, coi lucchetti arrugginiti, sono chiuse, quelle che danno sull’area panoramica dove si staglia il bel monumento alla Resistenza e ai Partigiani, scultura bronzea di Pericle Fazzini. Altri due piccoli “antri”, sugli altri lati, sono invece aperti, ma sarebbe meglio che fossero chiusi. Uno, che non ha il water, è concepito come uno spazio igienico alla turca. Sporco? Un eufemismo. Neanche fossimo in una favela del terzo mondo.  L’altro mini ambiente aperto presenta il relitto di una piccola doccia. Anche qui un trionfo di sporcizia e degrado. Le pareti esterne e alcune interne della struttura sono tra l’altro in gran parte deturpate da scritte in vernice spray. Di acqua corrente non c’è traccia. E quando piove, ecco le prevedibili esalazioni maleodoranti. Ma l’Amministrazione che fa? «Sì, è un problema grave, questo servizio igienico è chiuso, mi pare, dalla scorsa estate, perché inagibile» afferma l’assessore alle Manutenzioni, Stefano Foresi. E allora? «Dobbiamo assolutamente risolvere la questione, fare dei lavori, qualche tempo fa ho chiesto chiarimenti all’ufficio tecnico». Ma sui tempi, ed è questa l’ulteriore nota negativa, l’assessore non si sbilancia.  In ogni caso «difficile che la agibilità torni per questa estate». Eppure si tratta di un servizio pubblico essenziale, in un parco, col bel tempo, molto frequentato. «Un servizio che dovrebbe al più presto tornare a norma, per grandi e piccoli – commenta Filippo, mentre osserva suo figlio di 4 anni che gira in bicicletta nella pista di pattinaggio – Ma che devo dire, se penso che il Comune ha rifatto nuovo nuovo il parco del Passetto spendendo un mucchio di soldi e si è dimenticato di realizzarvi i servizi igienici». Insomma, un misto di rassegnazione e pessimismo, stamattina tra le mamme e i papà che hanno portato i bambini a giocare. E c’è chi, come la signora Claudia, per urgenze particolari, si arrangia. Allarga un braccio mentre con l’altro spinge l’altalena con la sua piccina di 2 anni: «Se dovessi avere bisogno di cambiarle in fretta i pannolini, sarei costretta a farlo in auto».

 

 

 

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