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Castelfidardo apre
alle Comunità Energetiche

GREEN ECONOMY - C'è l'ok del Consiglio comunale. Per attivare il progetto si dovrà formare una associazione di consumatori-produttori, che, collegati con un impianto di produzione di energia rinnovabile, riceveranno un importante incentivo economico e un risparmio sulla bolletta che va dal 20 al 40%

Il sindaco di Castelfidardo, Roberto Ascani

Nell’ultima seduta del 29 aprile, il Consiglio comunale di Castelfidardo ha introdotto le Comunità Energetiche. La proposta è stata presentata dal gruppo di maggioranza del M5S, seguendo l’invito del Parlamento dove la legge è stata votata all’unanimità. Il Parlamento italiano infatti ad ottobre 2019 ha recepito la direttiva della Comunità Europea c.d. Red2 introducendo la possibilità di fare autoconsumo collettivo o comunità energetiche sull’energia prodotta da fonti rinnovabili (fotovoltaico, eolico, geotermico ecc.).«In sostanza, si tratta di formare una associazione di consumatori-produttori, i quali, collegati con un impianto di produzione di energia rinnovabile, ricevono un importante incentivo economico e un risparmio sulla bolletta che va dal 20 al 40%. – spiega il sindaco Roberto Ascani – Questo metodo innovativo, supera inoltre lo svantaggio della reimmissione in rete dell’energia prodotta in surplus condividendola tra gli associati. Gli impianti interessati a questa operazione sono quelli installati a partire da Marzo 2020, data di entrata in vigore della legge stessa. Ma oltre a questo enorme beneficio a livello energetico, tariffario e ambientale, ovviamente tale operazione amplifica la già ben riuscita operazione bonus 110% sulle ristrutturazioni: si possono infatti accoppiare le due possibilità. In questo modo si massimizza l’efficienza degli impianti installati e soprattutto si dà una notevole spinta all’economia locale, dando lavoro alle piccole aziende che operano nel settore e che si possono interfacciare con privati e amministrazioni locali per l’installazione e la messa in opera. Aggiungiamo anche la svolta sociale di questa nuova modalità: le amministrazioni locali, facendosi parte attiva nelle comunità, potrebbero redistribuire i contributi, anziché incassarli, alle famiglie con difficoltà economica».

Le comunità energetiche sono quindi fautrici di numerosi vantaggi e dove le amministrazioni locali diventano anche associate, i benefici si amplificano anche in ambito sociale moltiplicando gli effetti positivi.«Nonostante questi presupposti però il testo non ha convinto l’opposizione che ha rimuginato su un dettaglio ininfluente e sulla richiesta di indicare il settore di riferimento (richiesta peggiorativa vista la trasversalità della tematica) montando infine una polemica del tutto fuori luogo. – aggiunge Ascani – Sebbene la mozione richiedeva il semplice impegno del Comune a promuovere le Comunità energetiche e a realizzarle ove possibile, il Pd ha polemizzato su un emendamento che non portava alcun miglioramento sostanziale, accusandoci persino di “bullismo istituzionale”. Solidarietà Popolare tramite il consigliere Russo ha prima sminuito la misura, poi dichiarato l’astensione e per finire ha votato a favore. Insomma l’importante è osteggiare il Movimento a prescindere anche se parliamo di buone proposte. Emblematico infine il voto del consigliere Catraro che, dopo aver fatto scena muta durante tutta la seduta, ha votato contrario. Quando si dice il pregiudizio…».

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