Ragazzi con deficit psichici truffati: condannato a tre anni e mezzo di reclusione un 24enne anconetano di origine rom. L’accusa era circonvenzione di incapace in concorso con la fidanzata, all’epoca dei fatti (nel 2018) minorenne. Per lei procede il tribunale di via Cavorchie. Tre le vittime conteggiate dalla procura e costituite parte civile con l’avvocato Michele Zuccaro. Secondo quanto emerso, erano legate al 24enne da un rapporto di conoscenza. Stando all’accusa, alcune parti lese erano state indotte ad acquistare costosi elettrodomestici, poi finiti nelle mani della coppia. Nel febbraio del 2018, per esempio, un ragazzo avrebbe acquistato due tv per un valore complessivo di poco superiore ai 2.500 euro: tali dispositivi – da come risulta alla Squadra Mobile – erano stati ceduti al 24enne e alla sua fidanzata.
A una vittima era invece stata venduta l’auto a sua insaputa, poi ritrovata dalla polizia fuori regione. Alla stessa, l’imputato – da come emerso in udienza – le aveva sottratto in maniera fraudolenta parte del premio assicurativo (4mila euro) derivato da un sinistro stradale in cui era rimasta coinvolta con la sua vettura, una Skoda City. Alcuni acquisti o tentativi di finanziamento non sarebbero mai andati a buon fine, a volte grazie all’intervento della polizia. La difesa, rappresentata dall’avvocato Silvia Pennucci, ha sempre respinto ogni contestazione, a partire dal fatto che l’imputato non si sarebbe reso conto della situazione deficitaria delle vittime. Inoltre non ci sarebbe mai stata forzatura negli acquisti degli elettrodomestici. Quasi scontato il ricorso in appello. Nel novembre del 2018, al culmine delle indagini della Squadra Mobile, i due fidanzati erano finiti in arresto: lui era stato portato a Montacuto (ora è libero), lei in una comunità per minori. Il giudice Francesca Grassi ha stabilito un risarcimento complessivo per le vittime del valore di 12.300 euro.
(fe.ser)
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