Si arricchisce di nuovi sviluppi la vicenda della truffa internazionale subita da Astea Energia spa, sulla quale stanno indagando i carabinieri di Osimo e l’Interpol. Il direttore amministrativo rimasto vittima del raggiro da 600mila euro, ha rassegnato le proprie dimissioni prima della scadenza dell’incarico di durata triennale, assunto nel maggio del 2018 e in essere fino all’approvazione del bilancio 2020 che avvenuta per legge nelle scorse settimane, nei primi mesi del 2021. A confermare le dimissioni del manager è il presidente del Cda di Astea Energia, Daniele Bernardini, in scadenza di mandato anche lui insieme agli altri componenti dell’organo amministrativo. «Ha rassegnato le proprie dimissioni volontariamente e ha già definito tutte le spettanze ricevendo la liquidazione. – spiega il presidente Bernardini – Ma la carica che ricopriva, quella di direttore amministrativo, è una figura che d’ora in avanti non sarà più prevista nell’organizzazione aziendale di Astea Energia. Farà capo all’amministratore delegato».
«Apprendiamo delle dimissioni del direttore amministrativo di Astea energia spa», commenta subito in una nota Progetto Osimo Futura, movimento di minoranza che in Consiglio comunale è rappresentato dal consigliere Achille Ginnetti. «Si aggiunge così un altro tassello alla nebulosa vicenda del pagamento di una intermediazione di 600 mila euro per l’acquisto di una società ungherese, – osserva la nota del Pof – operazione poi rivelatasi una truffa. L’amministratore delegato di Astea spa (che detiene il 24% di Astea Energia, il restante capitale è detenuto da Sgr Rimini) Fabio Marchetti nell’audizione dell’ultimo Consiglio comunale alludendo adl direttore commerciale ha dichiarato che “…ha sbagliato di grosso non rispettando le procedure esistenti…”. Inoltre Marchetti ha affermato che nessuno era a conoscenza dell’operazione né del pagamento autorizzato dallo stesso, fino alla denuncia della truffa subita».
Una ricostruzione che secondo il consigliere di Pof, Achille Ginnetti appare «inverosimile e solleva tanti dubbi, già formalizzati in un’interrogazione al sindaco che ho presentato a fine marzo e non ancora discussa in Consiglio. Se il direttore amministrativo di Astea spa poteva concludere contratti fino a 25mila euro ognuno, – si domanda Ginnetti – come mai avrebbe condotto un’operazione e autorizzato un pagamento di 600mila euro all’insaputa di tutti? Possibile che né i vertici di Sgr né quelli di Astea spa fossero stati informati? Allora perché non sono stati presi provvedimenti nei confronti del dg se a sbagliare è stato solo lui e nessun altro sapeva?» Progetto Osimo Futura chiede di fare chiarezza insomma mettendo in evidenza che «nessuno sapeva ma il direttore generale ha dato la disposizione di effettuare il bonifico all’ufficio contabilità di Astea Energia la cui responsabile è una dipendente di Astea spa. – prosegue il comunicato – E sorge un altro dubbio. Siccome risulterebbe che Astea energia ha un contratto di service con Astea spa che prevede anche l’anticipo di soldi da parte di quest’ultima per l’acquisto di energia per conto di Astea Energia, non vorremmo che il bonifico di 600 mila euro per l’intermediazione-truffa sia stato effettuato addirittura con i soldi di Astea spa». Nel corso dell’audizione nella seduta del Consiglio comunale di lunedì scorso, l’ad di Astea spa, del cui gruppo fa parte Astea Energia, è tornato a ribadire di avere avuto «rassicurazioni sul recupero dei 600mila euro. – ha detto Fabio Marchetti – Tutta la perdita verrà recuperata o tramite le assicurazioni o tramite le indagini dell’Interpol anche se ci vorrà qualche mese. E questo non avrà alcuna influenza o ripercussione sulle tariffe dei servizi. Purtroppo è qualcosa che non doveva accadere ma è successo».
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