Al via questa mattina le vaccinazioni al Palarossini, struttura che ha preso le redini del vicino Paolinelli della Baraccola, che da oggi è chiuso.
Pochissime sono state comunque le difficoltà incontrate da parte degli utenti a seguito del trasloco, nonostante non tutti ne fossero stati direttamente avvisati dall’Asur.
«Avevamo persone già presenti alle 7.30, nonostante l’ingresso iniziasse a partire dalle 8 – dice Lorenzo Mazzieri, referente provinciale della Protezione Civile per il volontariato -. La funzione della Protezione Civile è però quella di “fare l’accoglienza” quindi, naturalmente, dare assistenza alle persone all’esterno che si presentano. Dunque – spiega – arrivano; noi gli diamo assistenza e controlliamo se i moduli sono ben compilati. Le modulistiche – rassicura – si trovano comunque anche all’ingresso. Successivamente i cittadini si presentano ad una nostra segreteria. Qui – aggiunge – viene dato un numero e ci si sposta così nella sala d’attesa. L’ausilio dei cartelloni ci ha veramente aiutato nelle chiamate».
Tutto è infatti reso più semplice dai due grandi tabelloni collocati agli estremi del campo dove appaiono due numeri: quello dell’utente da chiamare, e quello della postazione nella quale dovrà andare per procedere con l’inoculazione.
«L’utente che viene chiamato – continua Mazzieri -, si presenta dunque alla segreteria, che è il punto di registrazione, per poi andare dal medico a fare il colloquio. Fatto il colloquio con il medico – aggiunge -, si procede con l’inoculazione del vaccino. E’ indubbiamente un sistema già brevettato in qualche modo al Paolinelli che non aveva però le comodità che si hanno qui al Palarossini».
Intanto «oggi iniziano le vaccinazioni dei 50enni – continua – ma si prosegue anche con altri, dando la priorità a tutti coloro che non deambulano bene. Circa il disguido sulla sede “Paolinelli – Palarossini”, indubbiamente la Stampa e i social ci hanno aiutato moltissimo nel far conoscere il nuovo luogo di inoculazione. Cosa che si è sposata con il nostro motto: “Aiutateci ad aiutarvi”».
Nella giornata di oggi «dall’Asur ci hanno detto che siamo in rodaggio e partiremo con 400 dosi circa poi – conclude – andremo ad aumentare fino a 1500 al giorno».
Poche le persone che hanno sbagliato luogo e che si sono dirette al Paolinelli per accorgersi poi di aver sbagliato polo vaccinale. Al Paolinelli sono presenti anche dei cartelli alcuni dei quali però, siccome attaccati con del nastro adesivo, sono volati via.
«Del cambio sede – racconta Silvano Baldini, giunto da Chiaravalle – sono stato avvisato con un sms quindi non ho riscontrato difficoltà nel trovare poi il Palarossini, che comunque è una struttura nota anche a chi viene da fuori Ancona».
Messaggino sul cellulare anche alla signora Rita Cecchini, arrivata da Chiaravalle. «La prenotazione l’avevano fatta i figli – spiega – ma l’sms è arrivato al mio numero di telefono e mi sono organizzata di conseguenza. Devo dire che l’organizzazione è molto buona e non ho avuto problemi né nel trovare la sede che, inoltre, non è nemmeno troppo distante da quella che si trovava sulla prenotazione».
E’ invece andato al Paolinelli Luigi Loccioni, di Falconara «ma esclusivamente per un motivo di scrupolo – spiega -. Non avendo ricevuto né un sms né altri avvisi, ho preferito allungarmi prima al Paolinelli. Lì ho visto i cartelli, e mi sono diretto qui. Non è stato assolutamente un fastidio anche perché tra internet, giornali e radio, l’informazione era stata ben diffusa. Sbagliarsi è impossibile».
Al Palarossini infine, come sempre, era presente l’assessore alla Protezione Civile Stefano Foresi giunto all’apertura per sincerarsi che la macchina procedesse nel migliore dei modi.
(al. big.)
(foto Giusy Marinelli)
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