Indelfab (ex Jp Industries): terminata la cassa integrazione è arrivato il licenziamento per tutti i lavoratori con la firma del verbale di mancato accordo sindacale al termine dell’iter previsto dalla normativa giuslavoristica. Nello scorso mese di aprile i curatori fallimentari avevano comunicato l’avvio della procedura di mobilità per i 537 dipendenti dell’ex Jp Industries (ex Antonio Merloni). Si tratta dei 275 dipendenti dello stabilimento fabrianese di Santa Maria e dei 262 lavoratori dello stabilimento di Gaifana, in provincia di Perugia. L’azienda era in cassa integrazione per cessazione dal 15 novembre del 2020. I sindacati non hanno firmato l’accordo e per scongiurare l’arrivo delle lettere di licenziamento si apre adesso la fase istituzionale con l’avvio del tavolo al minisitero del Lavoro. «E’ indispensabile una rapida convocazione ministeriale per tutelare le persone, anche attraverso progetti di reindustralizzazione.. – commenta infatti Pierpaolo Pullini della Segreteria Fiom Ancona – Il 14 giugno è stato firmato il verbale di mancato accordo in sede sindacale per quanto concerne la procedura di mobilità della Indelfab in fallimentoLa sottoscrizione del testo si è resa necessaria in quanto risultavano scaduti i giorni previsti per il tentativo di accordo tra le parti. Viene confermato il licenziamento di tutto il personale e si apre la fase istituzionale. Riteniamo indispensabile la convocazione da parte del Ministero del Lavoro nei tempi più rapidi possibili per valutare la possibilità di individuare strumenti ulteriori di tutela delle persone e dei livelli occupazionali».
In questi giorni al centro dell’attualità di cronaca continua ad esserci la vertenza della multinazionale Elica che punta a delocalizzzare in Polonia la produzione secondo il piano strategico 2021-2023 , ma nel distretto industriale fabrianese ci sono aziende che sono state falcidiate delle ondate di crisi negli ultimi 15 anni.«Sentiamo in questi giorni tanto parlare di reindustrializzazioni e la Indelfab potrebbe veramente rappresentare un banco di prova anche per i progetti normativi annunciati. – evidenzia Pullini – Tutti i livelli istituzionali devono adoperarsi affinché agli annunci seguano e i fatti e il fallimento Indelfab costituisce una delle più grosse sfide per il rilancio del Fabrianese e per il contrasto ai processi di desertificazione industriale, in un territorio che sta affrontando complicatissime crisi di diversa natura che invece vanno gestite diversamente, trovando il modo di mantenere sul territorio il lavoro che già c’è».
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