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Investito dal monopattino,
58enne si frattura il braccio:
«Strada per risarcimento tutta in salita»

CORINALDO - L'episodio era avvenuto all'esterno di un centro commerciale. E questa mattina, ad Ancona, un'auto ha travolto un giovane che attraversava con il veicolo di smart mobility

Un frame del video

 

Lo scorso 18 maggio, a Corinaldo, un 58enne venne investito da un monopattino elettrico mentre stava per entrare in un centro commerciale.
Nell’impatto, la vittima si ruppe un braccio ma «la strada per il risarcimento è tutta in salita.» A spiegare il caso, confermato anche dallo stesso centro commerciale (contattato da Cronache Ancona, ndr) che però è ovviamente e completamente estraneo ai fatti, è lo Studio 3A di Venezia.
«L’uomo camminava tranquillamente su un marciapiede, è stato investito da un veicolo, scaraventato a terra e si è rotto un braccio – spiega lo Studio 3A -. Ma ottenere il sacrosanto risarcimento per il malcapitato pedone sarà un’impresa complicata, perché il “mezzo” in questione è un monopattino».
L’incidente, che mette in risalto i problemi di «deregulation legati a questo nuovo ma ormai gettonassimo strumento di smart mobility – continua lo Studio – è avvenuto alle 19,15 quando all’improvviso il 58enne è stato travolto frontalmente da un monopattino elettrico condotto da un giovane senegalese di 26 anni. L’investito è rimasto a terra, senza riuscire ad alzarsi. Soccorso da quanti erano presenti e dal personale dello stesso centro commerciale, è stato poi trasportato da un’ambulanza del 118 all’ospedale di Senigallia dove gli è stata riscontrata la «”frattura metafisiaria distale del radio sinistro” – prosegue -, con ingessatura e immobilizzazione del polso per almeno 30 giorni. Il danneggiato – spiegano – è inoltre un artigiano, libero professionista, che per più di un mese con un braccio fuori uso non ha potuto lavorare. L’uomo investito, ha subito raccolto le varie testimonianze, le generalità dell’investitore e i video subito forniti dal centro commerciale sporgendo poi «querela per lesioni colpose gravi contro il conducente del monopattino alla Stazione dei carabinieri di Corinaldo».
Attraverso il consulente legale Andrea Polverini, l’investito si è affidato a Studio3A-Valore S.p.A., società specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini, per essere risarcito di tutti i danni fisici e patrimoniali. Quando però ad investire è un monopattino, riuscire ad ottenere il risarcimento diventa un’impresa improba. «Per questo veicolo infatti – aggiungono -, com’è noto non vige ancora l’obbligo di copertura assicurativa. Non si possono quindi chiedere i danni né all’assicurazione né al Fondo di garanzia per le vittime della strada. Non resta – spiegano – che la rivalsa nei confronti della “persona fisica” dell’investitore. Peccato però che qui ci si trovi davanti a un giovanissimo immigrato che ben difficilmente potrà pagare di tasca sua le decine di migliaia di euro che vale un danno di tale portata».
Lo Studio 3A conclude dicendo che «non è un caso che finalmente le istituzioni si siano rese conto che era urgente intervenire con nuove regole, che sono in arrivo, tra le quali il fondamentale obbligo per il titolare del veicolo di stipulare una polizza di assicurazione per la responsabilità civile, a tutela del conducente e dei terzi in caso di incidenti con persone, animali o cose. Ma quand’anche questo pacchetto di disposizioni venga approvato celermente – concludono -, non avrà valore retroattivo e arriverà fuori tempo massimo per il pedone di Corinaldo e tanti altri cittadini che in questi mesi hanno vissuto la stessa, brutta avventura, con esiti anche tragici».

Questa mattina invece, davanti al Comune di Ancona, un 30enne con il monopattino è stato investito da un’auto mentre attraversava la strada sulle strisce pedonali. Il giovane è stato portato con l’ambulanza a Torrette in codice verde. Sul posto è andata la Polizia Locale, impegnata nell’effettuare i rilievi di rito e capire poi se il ragazzo travolto stava passando o meno in piedi sul veicolo. L’attraversamento sulle zebre è infatti consentito solamente a piedi e non su veicoli elettrici, biciclette e quant’altro.

(Redazione Cronache Ancona)

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