Sette anni di reclusione. E’ questo il tenore della condanna subita questa mattina in tribunale da un 31enne albanese, accusato di detenzione ai fini di spaccio e possesso di una pistola clandestina. L’uomo era stato fermato lo scorso gennaio in provincia di Bolzano, mentre era intento a passare il confine. A stringergli le manette attorno ai polsi, i carabinieri di Vipiteno. Sul 31enne (che ha proceduto con il rito abbreviato) pendeva un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip dopo il rinvenimento da parte dei carabinieri di Jesi di un deposito nella zona industriale della città di Federico II. All’interno, l’Arma aveva trovato di tutto: un pistola con sette colpi in canna, più di cento mila euro in contanti e un enorme quantitativo di droga. Sotto sequestro erano finiti 800 grammi di cocaina, più di 1.200 piante di marijuana e otto chili di foglie già essiccate. Il 31enne, al termine degli accertamenti, era stato individuato come l’utilizzatore del magazzino. Il controllo era stato operato in simbiosi con il Noe nei confronti di un’officina poco distante dal deposito in questione e totalmente estranea ai fatti. Doveva essere un’ispezione di routine per verificare eventuali illeciti ambientali. Terminato il controllo, i carabinieri si erano portati verso il magazzino utilizzato dal 31enne, venendo soprattutto attirati dall’odore della cannabis. Dal giorno dell’arresto, l’albanese si trova nel carcere di Bolzano.
(fe.ser)
Scoperta centrale dello spaccio: sequestrati soldi, droga e una pistola
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