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Ventaglio con la bandiera di Salò,
Chiara Cercaci lascia Jesiamo:
«Ho preso la prima cosa che ho trovato»

JESI - All'inizio dell'assise comunale, la consigliera ha deciso di lasciare il gruppo, decidendo di fare «un passo indietro». Sul vessillo della Rsi: «L'ho fatto in modo ingenuo, senza malizia. Mi è stato regalato da amici»

Il frame con Chiara Cercaci e la bandiera della Repubblica di Salò

 

Chiara Cercaci abbandona il gruppo Jesiamo. La decisione comunicata questa mattina nel corso del Consiglio Comunale di Jesi, a 24 ore di distanza dall’esplosione della polemica che l’ha travolta e legata all’utilizzo, nel corso dei lavori delle Commissioni, di un ventaglio improvvisato con disegnata la bandiera della Repubblica di Salò. «Era caldissimo, non ho l’aria condizionata a casa  – ha detto la consigliera, annunciando le dimissioni dalla lista Jesiamo -. La prima cosa che ho trovato è stato il tappetino del mouse e con quello mi sono sventolata. Sta lì da anni e nella concitazione del momento l’ho preso. L’ho fatto in modo ingenuo, senza malizia. Mi è stato regalato da amici anni fa. I miei valori, nonostante appartenga a una lista civica, sono di destra e non posso rinnegare le mie idee, idee in cui ho sempre creduto. Detto questo, non vado certo in giro a comprare gadget. Si tratta solo di uno strumento che ho trovato nello studio di casa. Capisco che forse a qualcuno può aver dato fastidio ma non ho agito con malizia, non sono una persona che cerca lo scontro. Nessuno vuole fare apologie. Dispiace vedere l’opposizione creare delle strumentalizzazioni politiche». Sull’allontanamento da Jesiamo: «Mi sento in dovere di fare un passo indietro e cercare di iniziare un nuovo percorso, che mi vedrà uscire dalla lista Jesiamo e andare altrove».  L’intervento della consigliera è stato preceduto da un commento del sindaco Massimo Bacci: «Siamo distanti da qualsiasi tipo di ideologica fascista, qualsiasi tipo di idea che possa far riemergere nostalgie rispetto a un passato buio che non vorremmo mai più fosse presente in nessuna parte del mondo: i regimi autoritari vanno combattuti». Ieri, era stato lo stesso gruppo della Cercaci a prendere le distanze dal “ventaglio improvvisato”: «Il gruppo consiliare e l’associazione “Jesiamo” prendono le distanze dal gesto di ieri della consigliera Chiara Cercaci durante lo svolgersi delle commissioni consiliari. E, ribadendo lo spirito civico e i valori democratici che da sempre animano questa esperienza alla guida della città di Jesi, documentati dai fatti e dalle politiche assolutamente trasversali portate avanti, condannano coloro che per semplice strumentalità e pochezza di argomenti politici a disposizione, etichettano l’intera associazione e il gruppo consiliare come “una falsa lista civica” . Si confida inoltre nella responsabilità delle persone coinvolte nella vicenda a trarre le proprie e dovute valutazioni».

(fe.ser)

 

In Commissione con la bandiera di Salò: bufera sulla consigliera Chiara Cercaci

 

 

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