Sono 125 i nuovi contagi avvenuti nelle Marche e riscontrati grazie ai 1.720 tamponi effettuati nel percorso nuove diagnosi. In pratica il 7,3% dei tamponi è risultato positivo. «In questo momento siamo ampiamente in zona bianca, anche se c’è stato un incremento notevole in due settimane. I ricoveri sono sotto controllo» ha commentato il governatore Francesco Acquaroli.
Nelle Marche ne sono stati fatti 3.198 ieri, compresi i test del percorso guariti. I nuovi casi, divisi per provincia, sono 18 in quella di Ascoli, 14 in quella di Pesaro, 28 in quella di Macerata, 17 nel Fermano e 40 in provincia di Ancona che è quella che ha visto il maggior numero di casi. Gli ultimi 8 contagi sono fuori regione. Passando sotto la lente i contagi: 34 sono avvenuti per stretto contatto con un positivo, 39 per contatto domestico. Sono 23 i casi di persone che hanno sintomi. Torna a salire l’indice cumulativo, che ora è a 59,61. Sul fronte dei ricoveri: ci sono 3 pazienti in più negli ospedali delle Marche con un posto letto in meno occupato in terapia intensiva. Non si sono registrati decessi.
«In questo momento possiamo ancora considerarci come regione ampiamente in zona bianca» commenta Francesco Acquaroli a margine del consiglio regionale. Sui contagi, Acquaroli aggiunge: «chiaro l’alto tasso di crescita dei contagi che si sta verificando, che in un numero assoluto non è tantissimo ma si passa da 40-50 positivi al giorno a 100-150; in due settimane c’è stato un incremento notevole, è innegabile, ma i ricoveri nelle terapie intensive e negli altri reparti sono sotto controllo, rispetto al numero dei positivi registrati». Una crescita «anche normale in considerazione delle aperture e della vita sociale che stiamo vedendo in questi giorni praticamente ovunque. E’ un’attività sociale particolarmente molto intensa, economica, turistica. Il numero di presenze è molto importante in questo periodo, quindi è un fenomeno naturale che si possa registrare un aumento dei contagi. Attualmente è assolutamente sotto controllo il numero di ricoveri nelle strutture ospedaliere e dunque vediamo ancora una fase con un margine di tranquillità e di sicurezza rispetto alla zona gialla». Acquaroli però chiedente: «Più facciamo attenzione ai nostri comportamenti, più facile restare in zona bianca».
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