Indelfab (ex Jp Industries e prima A. Merloni), dal Ministero arriva il via libera alla proroga di sei mesi della cassa integrazione straordinaria. A darne notizia sono le Segreterie Fim Fiom Uilm Umbria e Marche. Dopo il primo incontro svoltosi lo scorso 14 luglio, oggi le organizzazioni sindacali delle due regioni hanno concluso l’iter dell’esame congiunto con il Ministero e gli organi della curatela fallimentare per la richiesta di proroga della cassa integrazione straordinaria per cessazione autorizzata per i 537 lavoratori ancora formalmente in carico a Indelfab. Nel dettaglio sono 275 a Fabriano, stabilimento di Santa Maria, e 262 in Umbria, stabilimento di Gaifana in provincia di Perugia. I curatori Simona Romagnoli, Sabrina Salati e Luca Cortellucci ritireranno ufficialmente la procedura di mobilità e poi avanzeranno ufficialmente richiesta di esame congiunto al ministero del Lavoro per ottenere ulteriori sei mesi di cassa integrazione per cessazione di attività finalizzata a scongiurare i licenziamenti. La cassa integrazione, originariamente in scadenza nel mese di novembre 2021, – ricordano Fim, Fiome e Uilm – sarà prorogata fino a maggio 2022. Allo stesso tempo, gli organi della procedura hanno comunicato la revoca della mobilità per i lavoratori. «Si tratta di un risultato significativo, poichè da una parte porta ossigeno a livello sociale in un territorio già in estrema difficoltà, dall’altro consente di allungare i tempi in vista di eventuali soggetti che manifesteranno interesse riguardo la vicenda Indelfab che, come ribadito nel corso della riunione odierna – svoltasi in modalità telematica – vanta ancora un potenziale strategico e industriale rilevante» chiude la nota sindacale.
«L’accordo trovato quest’oggi tra le parti sociali riguardo il futuro dei lavoratori ex Indelfab è una ottima notizia perché consente di avvalersi dello strumento previsto dall’art. 45 del decreto-legge n. 73 del 2021, che prevede una proroga di sei mesi della cassa integrazione per cessazione per le aziende che abbiano particolare rilevanza strategica sul territorio». Commenta così il sottosegretario di Stato al Ministero del lavoro e delle politiche sociali, Rossella Accoto. «La prosecuzione dell’ammortizzatore fino a maggio 2022 consente di evitare la procedura di mobilità per 537 lavoratori. Ora insieme alla Regione dovremo lavorare per il re-skilling di queste persone e per un auspicabile reinserimento nel tessuto lavorativo marchigiano» chiude la senatrice del M5S.
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