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«Contenzioso bloccato sui nostri terreni,
andremo alla Corte Europea»

OSIMO – Protesta il comitato ‘Aree edificabili di Osimo’ che in una lettera aperta a sindaco e Amministrazione comunale minaccia anche l'applicazione dell'astensione attiva

Il tracciato della strada di bordo che includeva molte lottizzazioni stralciate dalla Provincia dal Prg del 2005, oggetto del ricorso al Tar Marche

 

 

Non si chiamerà più comitato ‘No Prg 2005’ bensì comitato ‘Aree edificabili di Osimo’. I componenti sono pronti ad applicare l’’astensione attiva’ e minacciano di rivolgersi alla Corte Europea a Strasburgo per il contenzioso pendente da 15 anni che coinvolge anche i terreni di loro proprietà. In una lettera aperta rivolta al sindaco e al Consiglio comunale di Osimo, i proprietari di aree edificabili chiedono di declassificarle in agricole rivolgendo «un forte invito alla maggioranza e all’opposizione a lavorare per risolvere un ormai annoso problema che è stato creato dall’amministrazione in carica e dalle precedenti – spiegano dal comitato, rappresentato dai portavoce Angelo Marini , Fabio Mandaliti , Roberto Cognigni e Maria Julia Da Graca.– Conoscete la problematica relativa ai 4 Prg fatti negli anni: 1987 – 1996 – 2005-2008 con il 2008 al 70% impugnato dalla provincia, il 30% sbloccato nel 2012 con varie impugnazioni al Tar Marche, che non vuole indire udienza (15 anni), e probabilmente saremmo costretti a rivolgerci alla Corte Europea a Strasburgo». La questione è legata alla variante del Prg del 2005 impugnato nel 2008 dalla Provincia di Ancona con la richiesta di stralciare diverse Ats e aree di urbanizzazione. Il contenzioso non è ancora arrivato nemmeno alla sentenza di primo grado ed i proprietari terrieri delle aree sub judice continuano a pagare un’Imu più esosa rispetto a quella applicata alle aree agricole. Tornano a chiedere pertanto di diminuire i valori Imu. «Tutti sono a conoscenza degli incontri avuti con il sindaco, che sempre si è dimostrato disponibile ma solo a parole, per giungere a una soluzione attraverso una procedura semplificata di variante ai Prg portando avanti una delibera di giunta che incarichi gli uffici preposti a redigere la variante stessa per poi sottoporla all’approvazione del Consiglio comunale». Il comitato sollecita pertanto «una risposta concreta e se possibile da fornire entro il corrente anno».

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