Deciso dallo Stato e avversato da cittadini e amministrazioni comunali, il progetto del bypass ferroviario in corso di realizzazione è stato oggetto di un confronto serrato tra Rete Ferroviaria Italiana e il Comune di Falconara. L’amministrazione, dapprima guidata da Goffredo Brandoni ed ora da Stefania Signorini, si è fatta carico e ha perseguito con tenacia, come mai fatto da nessuno, il tema delle compensazioni e dei ritorni, in opere e in contributi di vario tipo, a tutto vantaggio della città. Il risultato è stato l’ottenimento di una serie di impegni e interventi di grande spessore e rilevanza per il territorio di Falconara, opere ulteriori in aggiunta a quelle già contenute nelle Delibere Cipe, che ne rappresentano le basi ufficiali, sia pure minimali. Sarà migliorata la viabilità e Rfi si è impegnata a versare un contributo di 3milioni per la riqualificazione urbana delle aree che saranno dismesse dalle ferrovie, come previsto da un protocollo d’intesa tra il Comune di Falconara e Rete Ferroviaria Italiana.
«E’ con soddisfazione e orgoglio che l’amministrazione comunale annuncia questo accordo, – sottolinea una nota del Comune di Falconara – già approvato dalla Giunta. Gli interventi previsti miglioreranno l’assetto della zona nord di Falconara e resteranno attuali anche nel caso in cui prendesse concretezza il progetto di arretramento complessivo e generale del tracciato ferroviario, che resta l’ipotesi più cara a questa amministrazione. Gli interventi più importanti del protocollo d’intesa sono: la realizzazione di un lungomare a Villanova, al posto dei binari, che permetterà l’accesso diretto alla spiaggia; la realizzazione di una nuova strada, sempre a Villanova, al posto dello scalo merci di via Castellaraccia, per creare un anello viario finalizzato a rendere fluido, migliorare e rendere più sicuro il traffico in entrata ed uscita dalla Flaminia, senza penalizzare gli esercizi commerciali in attività; la realizzazione di un’altra strada che colleghi direttamente via del Consorzio con la Statale Adriatica, parallela alla bretella di raccordo ferroviario che congiungerà la linea Orte/Falconara con la linea Adriatica».
Consentirà un percorso diretto, soprattutto riferito ai mezzi pesanti, tra l’Aeroporto, via del Consorzio e Cavalcaferrovia verso la grande viabilità per diverse destinazioni. Sarà così definitivamente risolto l’annoso problema della pericolosità della direttrice Via Giordano Bruno/Via Marconi/Via Baldelli, alleggerendone in maniera consistente il flusso veicolare, a tutto vantaggio della sicurezza e dell’inquinamento ambientale. «Affiancato alla bretella di raccordo – prosegue il comunicato – verrà realizzato un tratto importante di pista ciclabile, essenziale per completare l’intera maglia ciclabile, già in parte in fase di realizzazione e che potrà collegare Castelferretti/Aeroporto/Villanova/Fiumesino/Parco del Cormorano». Prevista l’erogazione di un contributo una tantum da parte di Rfi di 3 milioni di euro, direttamente nelle casse comunali, utili per lo studio e la realizzazione di un progetto di riqualificazione urbanistica ed ambientale delle aree da dismettere, non più strumentali all’esercizio ferroviario, così da realizzare un polmone verde attrezzato tra Villanova e l’arenile, ora occupato dai binari e dalle relative infrastrutture tipiche ferroviarie.
«L’Amministrazione – chiude la nota – pensa che con questi nuovi apporti e contributi, che si affiancano al finanziamento e alla progettazione del nuovo polo sociale e culturale (2,4 milioni di euro) della ex Scuola Lorenzini, alla assegnazione dei fondi (7,5 milioni di euro) del Progetto per il miglioramento della qualità dell’abitare e di rigenerazione urbana (Pinqua), sempre incentrato nel triangolo Fiumesino/Villanova/Area Nord, oltre alla sistemazione del reticolo idrogeologico da parte del Consorzio di Bonifica per superare le periodiche inondazioni, si possa disegnare per Falconara, in particolare per la zona più degradata e problematica, davvero una nuova prospettiva futura e una rinascita della città e del suo territorio, di cui potranno beneficiarne indistintamente tutti i cittadini. Un ringraziamento va a tutti a partire dai funzionari e da dipendenti che tanto hanno dato in termini di impegno e di professionalità, alla Regione che ha “sponsorizzato” e reso credibili i vari progetti, e allo Stato che ne ha compreso e siglato l’intrinseco valore».
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