La storica linea Fabriano-Pergola si prepara a ripartire domenica 26 settembre con il treno diesel formato da una locomotiva, 4 vetture d’epoca per 271 passeggeri e quella per le biciclette. Gli altri due viaggi per il 2021 sono in programma il 3 e 24 ottobre da Ancona, a Fabriano fino a Pergola. La consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, Simona Lupini, torna quindi sul connubio tra strade ferrate e turismo, annunciando di aver presentato in Consiglio regionale una mozione per valorizzare il Museo della Vaporiera di Fabriano. La struttura, promosso da Giancarlo Bonafoni e da altri appassionati grazie ai locali resi disponibili dal Dopolavoro Ferroviario, raccoglie testimonianze su quella che a Fabriano è una storia gloriosa: a lungo importante cantiere ferroviario, snodo di rilievo per le circolazioni nel centro Italia, Fabriano ha visto i treni accompagnare la lunga traiettoria del suo sviluppo industriale.
Ricco di oggetti e spunti, il Museo potrebbe essere maggiormente valorizzato da un interessamento della Regione, come chiede la mozione della consigliera. «Quella del nostro territorio è una storia di ferro e di minerali, di laboratori artigiani, operai e minatori, immersi in un territorio ancora oggi stupendo: una combinazione unica, che va raccontata mettendo in rete le esperienze già consolidate, come il Museo della Miniera di Cabernardi, il Museo della Carta di Fabriano e gli archivi della Fondazione Fedrigoni, con i progetti emergenti come il Museo della Vaporiera, uno dei tasselli più interessanti del mosaico di offerta turistica che dovremo costruire attorno alla Fabriano-Pergola» nota la Lupini. La ripartenza della linea sarà infatti, almeno inizialmente, legata a un progetto di valorizzazione turistica, in cui il Museo promosso dagli ex ferrovieri fabrianesi si collocherebbe alla perfezione. «La prima urgenza, per il Museo, è trovare una sede più consona, che permetta di mostrare al meglio tutto il materiale disponibile. Chiederò alla Regione di attivarsi, grazie anche al contatto stretto con la Fondazione Fs Italiane, per aiutare questa realtà di grande interesse storico e didattico ad esprimere tutto il suo potenziale», conclude la consigliera Lupini.
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