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Covid, il responsabile del Gores:
«Monitoriamo la situazione delle scuole
Vaccinarsi fa la differenza»

MARIO CAROLI sulla situazione nelle Marche: «Tra i ricoveri per Covid la stragrande maggioranza dei pazienti non sono vaccinati. Pensiamo a una terza dose da somministrare insieme all’antinfluenzale a persone fragili e immunodepresse»

caroli

Mario Caroli

 

di Francesca Marsili

«In questo momento ci sono 79 ricoverati per Covid nella nostra regione, con un tasso di ospedalizzazione nelle terapie intensive di circa il 9%, quindi una percentuale molto più bassa rispetto a quella che potrebbe far scattare il cambio di fascia». A dirlo è Mario Caroli, responsabile sanitario del Gores. Se da un lato, dall’analisi dei dati quotidiani, la situazione sembra non destare preoccupazione, l’attenzione del tavolo tecnico permanente impegnato sul fronte del Covid è proiettato a quelli che arriveranno nei prossimi giorni. «Adesso quello che aspettiamo è di vedere quello che accadrà a due-tre settimane dall’apertura delle scuole – spiega Caroli a Cronache Maceratesi – stiamo monitorando attentamente perchè questo è un elemento che potrebbe fare la differenza». Con una percentuale di immunizzati nella fascia di età 12-19 anni che si attesta attorno al 50% nella nostra regione, con la variante Delta del virus che sembra colpire maggiormente i giovani, l’osservata speciale torna a essere la scuola. Sebbene lo scorso anno, nello stesso periodo, settembre, la campagna di immunizzazione contro il Covid, non fosse ancora iniziata, è proprio in quel periodo la curva epidemica ha subito un’impennata dando origine ad una seconda ondata. Mario Caroli, che oltre ad essere referente del Gores, è anche primario del pronto soccorso dell’ospedale Carlo Urbani di Jesi, pone l’attenzione su un dato che a suo avviso risulta palese «i pazienti ospedalizzati sono prevalentemente non vaccinati – sottolinea -. Vaccinarsi fa la differenza tra gestire l’epidemia o continuare a non saperla gestire e rischiare una quarta fase». Il referente sanitario evidenzia la necessità che tutta la popolazione comprenda che la strada maestra è quella della vaccinazione perchè «la stragrande maggioranza dei pazienti sono non vaccinati e hanno dei quadri polmonari impegnativi». Con la stagione invernale ormai alle porte, Caroli anticipa che tra le ipotesi che il Gores intende prendere in considerazione, c’è anche quella di accorpare la terza dose del vaccino anti Covid destinata ai soggetti fragili e immunodepressi, con la dose del vaccino antinfluenzale. «Una strategia – conclude – che pensiamo di mettere in atto per non stressare ulteriormente il sistema sanitario coinvolgente medici di medicina generale e probabilmente anche le farmacie».

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