Il Consiglio regionale ha approvato oggi all’unanimità una risoluzione sulla vertenza Elica che impegna la Giunta Acquaroli ad attivare gli strumenti agevolativi, compatibili e coerenti con la normativa europea in materia di agevolazione fiscale ed amministrativa, che corrispondono all’inquadramento delle Marche nella stessa programmazione dell’Europa. L’atto bipartisan ha avuto origine da due diverse mozioni sottoscritte rispettivamente dai consiglieri del Pd e dal capogruppo di Fdi, Carlo Ciccioli, a cui si sono uniti i contenuti di un ordine del giorno illustrato dal Gruppo M5s. Nella risoluzione viene chiesto di eseguire un monitoraggio sul territorio interessato dalla crisi aziendale, per individuare il fabbisogno di manodopera e le strutture pubbliche e private utili e disponibili ad ospitare eventuali investimenti economici. L’atto prevede che i risultati siano inviati al Mise in modo da contribuire concretamente alla individuazione delle migliori e più opportune misure di politiche attive e industriali da utilizzare sul territorio. Il tavolo di crisi al Mise è stato convocato per il prossimo 19 ottobre, dopo due rinvii.
«Attraverso questa risoluzione unitaria si dimostra, ancora una volta, la grande attenzione della Regione Marche, guidata dal presidente Francesco Acquaroli, e di tutto il Consiglio regionale nei confronti della vertenza Elica. – sottolinea Carlo Ciccioli, capogruppo di FdI– Mi auguro che nel prossimo incontro del tavolo di crisi al ministero dello Sviluppo economico previsto per il 19 ottobre alle 10.30, il fronte congiunto Istituzioni e parti sociali possano portare l’importante azienda marchigiana a ulteriori passi in avanti in termini di salvaguardia dei posti di lavoro e di mantenimento delle produzioni nel territorio”. Questo il commento del capogruppo di Fratelli d’Italia al Consiglio regionale, Carlo Ciccioli, a seguito dell’approvazione della mozione unitaria nel corso della seduta odierna del Consiglio regionale». Secondo Ciccioli ora occorre un ulteriore step. Vale a dire l’impegno da parte del Mise di tutti quegli strumenti in suo possesso «per azzerare gli esuberi e fare in modo che sia conveniente, anche dal punto di vista industriale, far permanere le produzioni in Italia, nel nostro territorio. Ben sapendo che la Regione Marche effettuerà tutte le pressioni dovute, anche grazie al mandato che oggi è stato rafforzato da quest’Aula, ed è pronta a porre in essere politiche attive per favorire il ricollocamento e la formazione di eventuali esuberi che nessuno auspica. Abbiamo accolto i suggerimenti giunti, certo avremmo voluto essere maggiormente pregnanti specificando il passaggio sulla Zes, dialogando con Abruzzo e Umbria per accelerare l’iter, che ci potrà garantire l’utilizzo di uno strumento in grado di affrontare non solo questa vertenza industriale, ma anche una prospettiva di nuovo sviluppo individuando, presto e bene, le aree per complessivi 2.200 ettari da identificare per le agevolazioni previste».
«Molto soddisfatta dell’esito della discussione la consigliera regionale Simona Lupini (M5S Marche), in prima linea sulla questione Elica negli scorsi mesi: “Erano in campo due mozioni, di centrodestra e Pd, e un nostro ordine del giorno, con il quale chiedevamo alla Regione di farsi parte attiva negli sforzi del Mise per risolvere questa crisi. Ho lavorato alla mediazione con i colleghi e le colleghe, e il risultato è stato una risoluzione su cui, finalmente, abbiamo potuto convergere tutti commenta anche Simona Lupini, consigliera regionale del M5S.
La risoluzione chiede alla Regione di impegnarsi per nuove agevolazioni fiscali (in Consiglio si è parlato di Zse e Zona Logistica, ma l’assessore Castelli ha menzionato anche un impegno del Ministro Giorgetti sulla decontribuzione del 30%, altra richiesta avanzata dai 5 Stelle con una mozione approvata nelle scorse settimane), politiche attive del lavoro, e anche due proposte avanzate dalla Lupini e dalla collega capogruppo Marta Ruggeri: una ricognizione del fabbisogno di competenze e manodopera delle imprese che operano sul territorio colpito dalla crisi Elica, e una mappa delle strutture private e pubbliche che potrebbero essere disponibili come sede di nuovi investimenti industriali in caso di reshoring. «Abbiamo fatto proposte concrete, chiedendo alla Regione di trovare dati utili al Mise per studiare progetti di politica industriale e di politiche attive del lavoro: sono orgogliosa della mediazione che abbiamo raggiunto in Consiglio. Tutti uniti, per il lavoro e contro le delocalizzazioni» conclude la Lupini, da subito a fianco delle comunità di Fabriano, Cerreto d’Esi e Mergo.
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