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Indelfab in fallimento,
Fiom: «Cassa integrazione in scadenza,
subito il vertice al Mise»

FABRIANO - Tiziano Beldomenico e Piepaolo Pullini evidenziano che a un mese dal termine della Cigs per garantire un futuro ai 513 lavoratori dell'ex Jp Industries di Marche e Umbria «è necessario convocare al più presto l’esame congiunto per gli ulteriori 6 mesi di ammortizzatore sociale e aggiornare il tavolo di crisi per la verifica del progetto di reindustrializzazione»

da sin. Tiziano Beldomenico e Pierpaolo Pullini

 

«Indelfab in fallimento: dopo la revoca della procedura di mobilità, si convochi al più presto l’esame congiunto ed il tavolo di crisi». A sollecitarlo sono Pierpaolo Pullini della Segreteria Fiom di Ancona e di Tiziano Beldomenico, segretario regionale della Fiom Marche. In seguito all’accordo siglato in data 11 agosto presso il Ministero del Lavoro, ed alla presenza del Mise, è finalmente arrivata l’ufficialità della revoca della procedura di mobilità per i 258 dipendenti dell’azienda di Fabriano  ed i 255 lavoratori dello stabilimento umbro (ex Antonio Merloni ed ex Jp Industries), così come percorso condiviso tra le parti, conseguente alle forti pressioni avvenute da parte sindacale ed alle garanzie espresse dalle istituzioni.

«Adesso, ad un mese dalla scadenza della Cigs per cessazione di attività, è necessario convocare al più presto l’esame congiunto per gli ulteriori 6 mesi di ammortizzatore sociale e, al contempo, aggiornare urgentemente il tavolo di crisi per la verifica degli impegni presi.- sottolineano i due sindacalisti della Fiom – Si ricorda che il Mise, nel sottolineare la complessità e la strategicità della vertenza, si era dato disponibile a proseguire l’attività di scouting per individuare possibili investitori italiani o esteri per un progetto di reindustrializzazione atto a salvaguardare il patrimonio di competenze professionali, anche attraverso strumenti di supporto agli investimenti che potrebbero agevolare anche più progetti». Nel dettaglio la richiesta  di Cigs con pagamento diretto da parte dell’Inps per cessazione di attività riguarda 24 impiegati e 234 operai dello stabilimento di Fabriano, 9 impiegati e  246 operai dello stabilimento di Nocera Umbra.

La Regione, dopo aver ribadito la rilevanza strategica che la Indelfab ricopre sul territorio, aveva confermato la piena disponibilità ad affiancare il Mise nella definizione di un piano di reindiustrializzazione per la salvaguardia dei livelli occupazionali, e a proseguire il piano di politiche attive. «Adesso è giunto il momento di riattivare in confronto in maniera serrata, necessario per creare i presupposti per un progetto di tutela del patrimonio industriale e di rilancio della Indelfab e di tutto il territorio, dentro una crisi che ha avuto ricadute pesantissime sul fabrianese ma di rilavanza regionale» emttono Pierpaolo Pullini e di Tiziano Beldomenico.

 

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