Nessuna omissione dell’informativa sindacale sulle iniziative degli Ospedali Riuniti di Ancona per l’applicazione del Decreto Legge numero 44 del 2021 in materia di obbligo vaccinale per i sanitari e nessuna condotta antisindacale. Lo ha sancito il tribunale di Ancona, sezione lavoro, che ha respinto il ricorso presentato dai sindacati Laisa e Nursing Up, che contestavano all’azienda la violazione dell’articolo 28 dello Statuto dei lavoratori per condotta antisindacale in relazione alla presunta omessa informativa sindacale. Il giudice – si legge in una nota diramata dagli Ospedali Riuniti «ha ritenuto corretto l’operato dell’azienda ospedaliera, fa sapere la direzione aziendale, e ha pronunciato anche il difetto di legittimazione attiva del sindacato Laisa», guidato dall’infermiere Enzo Palladino (sospeso dall’incarico per non essersi vaccinato). Un sindacato «che non ha rappresentatività su scala nazionale e che, come riportato dal decreto del giudice, raggiunge appena la soglia dello 0,02%». Infine, a conferma della piena legittimità dell’azione aziendale, c’è anche «la condanna totale alle spese di lite a carico delle due sigle sindacali». Per quanto riguarda le sospensioni legate alla mancata vaccinazione, sfiorano quota venti all’interno degli Ospedali Riuniti. Gli ultimi provvedimenti sono legati alla posizione di sei dipendenti: nessuno di loro appartiene al comparto dei dirigenti medici.
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