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Vertenza Elica, i lavoratori
preparano il presidio davanti al Mise

FABRIANO - Per domani è stato convocato il tavolo ministeriale e in concomitanza Fim, Fiome e Uilm hanno proclamato 8 ore di sciopero e organizzato 6 pullman con le maestranze che raggiungeranno Roma e daranno vita alla manifestazione

 

Per la giornata di domani martedì 19 ottobre, è stato convocato il tavolo ministeriale per la vertenza Elica. Dopo numerosi rinvii e con oltre un mese di ritardo si riprende la discussione per capire se è possibile realizzare un accordo che veda al centro il lavoro che rientra in Italia dopo lo scellerato annuncio del piano del 31 marzo.

«Ad oggi le posizioni sono ancora molto distanti e si sta discutendo su come costruire un progetto industriale sostenibile anche in prospettiva; – sottolinea il Coordinamento unitario Fim, Fiom e Uilm del gruppo Elica – proprio su questo è stato chiesto ad Elica uno sforzo per rimettere al centro della sua strategia le persone ed il territorio, ed al Governo e alla Regione di individuare tutti gli strumenti che possano sostenere un progetto così importante proposto dalle organizzazioni sindacali. La giornata di domani sarà un passaggio fondamentale per capire chi ha realmente intenzione di mantenere gli impegni presi». A sostegno del tavolo di confronto il Coordinamento ha proclamato 8 ore di sciopero per la giornata di domani e 6 pullman pieni di lavoratrici e lavoratori di Elica raggiungeranno Roma e daranno vita ad una manifestazione sotto il Mise, «continuando la grande lotta messa in campo da oltre 6 mesi contro le logiche speculative e finanziarie, per un progetto diverso che abbia al centro il Lavoro in Italia e sul territorio di Fabriano» chiudono Fim, Fiom e Uilm.

A Roma domani sono attesi oltre 500 lavoratrici e lavoratori dalla Whirlpool di Napoli e dalla Elica di Fabriano per i rispettivi incontri al Mise. Alle 10.30 è in programma il tavolo sulla vertenza del sito partenopeo di via Argine e alle 12.30 quello sul rilancio industriale dello stabilimento di Cerreto d’Esi. I manifestanti si concentreranno alle 9.30 a piazza della Repubblica, da dove le delegazioni poi raggiungeranno il Ministero dello Sviluppo.



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