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Il centro di Osimo perde un locale storico:
chiude dopo 31 anni Gustibus Hostaria

COMMERCIO - Le sorelle Iva e Nunzia Marchegiani con suo marito, lo chef Luca Zamparini, hanno scelto i social media per salutare l’affezionata clientela del ristorante-bar di piazza Boccolino ed annunciare che le luci saranno spente domenica nella serata di Halloween. «Il nostro è solo un arrivederci perché abbiamo già in programma nuovi progetti» garantiscono

Gustibus Hostaria in piazza Boccolino a Osimo

 

Chiude dopo 31 anni di attività ‘Gustibus Hostaria’, insegna storica del centro di Osimo. Non c’entrano il fattore Covid o gli stop alla movida. «E’ stata una scelta sofferta ma inevitabile dopo l’insorgere di discrepanze con la proprietà del locale» spiegano al telefono i tre proprietari, lasciando intendere che il loro sarà solo «un arrivederci perché abbiamo in programma già nuovi progetti. Per le prossime settimane, però, ci prenderemo una pausa». Le sorelle Iva e Nunzia Marchegiani con il marito di quest’ultima, lo chef Luca Zamparini hanno scelto i social media per salutare  l’affezionata clientela del ristorante-bar di piazza Boccolino, per raccontare sentimenti, emozioni sull’onda del tempo e per annunciare che le luci sui tavoli saranno spente domenica 31 ottobre, nella serata di Halloween.

da sin. Nunzia Marchegiani, il sindaco Pugnaloni, Iva Marchegiani, l’assessore Glorio e Luca Zamparini

«Sono stati 11.315 giorni, 372 mesi: 31 anni – scrive Nunzia Marchegiani – Ad ottobre 1990 Luca ed io decidiamo con tanta incoscienza e tanta voglia di fare, di imbarcarci in questo progetto. Successivamente di aggiunge Iva e quindi si crea “La Squadra”. Decidiamo di mantenere il nome storico di Caffè Centrale e di raccogliere l’eredità passata e farla nostra. Undici anni di caffetteria, gelateria poi nel 2001 ci inventiamo Gvstibvs. Un format ambizioso per i tempi, per la città, un format strano non facile come hanno più volte sottolineato gli ispettori delle guide gastronomiche Espresso, Gambero Rosso, Michelin, durante le loro visite. Il nostro credo è sempre stato quello di perseguire l’altissima specializzazione e qualità, cercando di non portare solo da mangiare, ma di fare cultura e portare sapere. Sapere e sapore due parole che hanno un’origine comune, una volta erano cugine, poi con il passare del tempo si sono perse, – rammentano Nunzia con Luca e Iva, punto di riferimento  anche per tanti turisti in visita alla città- oggi sembra che non si conoscano più. Entrambe vengono dal latino classico, sapere significa prima di tutto avere sapore, perché poi il sapere oltre che essere fonte di saggezza è fonte di piacere, lo stesso piacere che si prova assaporando un piatto, un vino, per questo è necessario educare a sentire i sapori quasi fermando il tempo per farlo al meglio In tutti questi anni abbiamo lavorato per fare in modo che il significato di queste parole non si perdesse insieme con Cucinare, Condividere, Trasmettere, Studiare ricette, Trasformare e Trovare l’ingrediente essenziale Abbiamo cercato di trasmettere tutto ciò anche a tutti i ragazzi che hanno lavorato qui senza dei quali tutto ciò non sarebbe stato possibile».

I ringraziamenti più sinceri sono dedicati proprio al pubblico di «amici, clienti tutte persone che hanno creduto in noi e questa fiducia è stata determinante per la buona riuscita di questo progetto. Ci avete affidato momenti importanti della vostra vita, battesimi, compleanni, matrimoni, anniversari, lauree ed anche funerali. – scrivono ancora i titolari di Gustibus Hostaria – Le aziende ci hanno affidato i loro prodotti, le loro creature, i frutti del loro lavoro certi che ne avremmo tratto il meglio. Del resto la tavola è il luogo della fiducia nell’altro, dell’amore nello scegliere, preparare, offrire servire cibo agli altri. Davvero stare a tavola è molto più che nutrirsi, è saper vivere. Ecco l’avventura di Gvstibvs-Caffé Centrale volge al termine siamo dispiaciuti ma sereni perché sappiamo in cuore nostro che in questi 31 anni abbiamo dato tutto quello che potevamo. Ma questa è una grande storia d’amore a cui non porremo mai la parola fine. Per cui arrivederci??»

Parole che oggi pomeriggio hanno acceso online tanti ricordi  non soltanto tra gli osimani che sedendosi a tavola nel locale di Piazza Boccolino in questi lunghi anni hanno apprezzato la cura e l’originalità del servizio, la delicatezza, la qualità e il gusto delle proposte culinarie di questa famiglia di ristoratori. Anche il sindaco Simone Pugnaloni si è detto «dispiaciuto per questa doccia fredda che sancisce la fine di questa storia, un ringraziamento speciale per l’impegno e l’investimento sul centro storico sin qui reso agli osimani. Un grande in bocca a lupo per il loro futuro, fermi non resteranno sicuro, auspico che quel locale possa essere di nuovo valorizzato vista la sua posizione strategica».

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